Fisico e digitale

Da qualche tempo mi interesso di botteghe artigiane. É un interesse recente ma che viene da lontano. Sono sempre stato affascinato dalla manualità di questi artigiani. La loro capacità di produrre qualcosa partendo dalle materie prime dando loro forma, funzione e significato.

Per questo passo diverso tempo online alla ricerca dei loro siti, delle loro storie, dei loro prodotti.

Purtroppo non è un panorama eccitante. Se da un lato il lavoro che loro fanno è assolutamente affascinante, dall’altro l’approccio al mondo online è spesso, purtroppo, molto approssimativo.

Siti web che sembrano fatti dal famoso “cugino”. E-commerce dalla usabilità questionabile. Poca cura nei contenuti e scarsissima qualità delle immagini. Nessuno di essi sembra raccontare una storia, una passione od una tradizione.

E questo è un vero peccato perchè io ci vedo un potenziale enorme. Potrebbero essere delle eccellenze assolute non solo in Italia, ma nel mondo.

Allo stesso tempo mi sovviene il ricordo di un articolo letto su Monocle che parlava di un negozio di Singapore, Huls Gallery, con una missione ben precisa:

Our goal is to create a clear market for small Japanes manufacturer who cannot speak English and often have no knowledge about exporting

ed anche

Although the gallery accepts walk-ins it’s modeled on a B2B business, matching F&B clients and hotels with little-known makers, such as Riso Porcelain from Saga and Ishikawa based Gato Mikio. What emerges from that initial introduction is often a bespoke collection to suit a particular chef or restaurateur’s rewuirements.

Io trovo che questa sia una meravigliosa opportunità che andrebbe opportunamente sfruttata. C’è un capitale umano là fuori che si meriterebbe tutt’altra visibilità e apprezzamento.

Purtroppo credo che il solo spazio fisico non sia più sufficiente per garantire la sopravvivenza ed il successo che, invece, meriterebbero.