Il mondo che non vediamo

La conduzione della nostra vita quotidiana, il nostro lavoro, i nostri interessi e la nostra formazione scolastica tendono a darci una visione del mondo piuttosto ristretta.

Ebbi la prima grande evidenza di questo fatto durante il servizio militare. Un anno speso alla caserma Camandone di Diano Marina. Fresco fresco di università avevo sempre pensato che il mondo fosse fatto di quello. Studenti, studenti e ancora studenti ora prossimi alla ricerca del primo lavoro.

Fortuna volle che la caserma fosse una caserma CAR, ovvero Centro Addestramento Reclute. Ogni mese vedevamo passare circa mille persone che iniziavano il loro servizio militare.

Allora mi resi conto in maniera piuttosto brutale che ero un privilegiato. Una delle attività che facevamo era censire i militari in ingresso e fare girare un pò di statistiche sul titolo di studio, residenza, eccetera eccetera.

Alle porte degli anni 90 mi resi conto che c’era ancora un 3/4% di analfabeti totali, un buon 70% di persone con solo la licenza media e via via a salire fino allo stesso 3/4% di laureati. Ricordo di persone che avevano preso il treno per la prima volta per venire in caserma.

Fu un discreto shock.

Tutti tendiamo a vivere nel mondo che ci siamo costruiti e molto raramente ci capita di mettere il naso fuori.

I social networks fanno più o meno la stessa cosa. I loro algoritmi ci presentano per la maggior parte informazioni che rientrano nella nostra sfera di interessi e molto raramente esulano da questa.

Ogni tanto mi capita di vedere qualcosa di totalmente distante dai miei interessi e comincio ad esplorare un mondo che non mi appartiene.

Come tutti i mondi essi sono popolati da persone e, come sappiamo, le persone possono essere più o meno intelligenti e le loro intenzioni più o meno buone.

Vi assicuro che là fuori ci sono dei mondi pazzeschi sia per assurdità che per piacevolezza.

Puoi trovare assurde teorie complottiste con centinaia di migliaia di seguaci che si danno manforte nel sostenerle. Ci sono appassionati collezionisti di tappi di bottiglie di birra che creano comunità vive ed attive. Ci sono gruppi di persone che parlano di poesia e di arte. Ci sono rappresentanti di religioni improbabili che cercano adepti usando Internet come messaggero, novello angelo Gabriele.

In alcune occasioni mi è capitato di trovare cose terribili.

Spesso mi lascio trasportare dalla serendipità e perdo qualche ora viaggiando in un mondo sconosciuto.

Altre volte smetto quasi istantaneamente pensando che ad alcune persone andrebbe tolto istantaneamente il diritto di voto e di cittadinanza.

La conclusione è che il mondo è sempre più grande di quanto la nostra mente sia in grado di immaginare e mi ritrovo spesso a pensare che non c’è abbastanza tempo per visitarlo tutto.