Caffè

Photo by Jakob Rubner on Unsplash

Io amo il caffè.

Mi piace il caffè espresso e non disdegno affatto quello che viene prodotto con la classica caffettiera. La mattina è però imperativa una tazza di caffè americano fatto con tutti i sacri crismi.

La mia sveglia viene gestita dal mio sistema di Home Automation che al momento giusto comincia ad alzare, lentissimamente e con un colore rilassante, la luminosità della stanza. Allo stesso tempo comincia a riprodurre una playlist con volume crescente sino a che non sono pronto ad alzarmi dal letto. Nello stesso momento viene inviato un messaggio alla mia caffettiera americana connessa ad Internet che comincia a prepararmi il caffè.

Dalla mia stanza sento il macinacaffè che comincia a fare il suo lavoro e dopo dieci minuti esatti l’aroma del caffè pronto arriva in camera e comincio a pregustare il mio primo caffè del mattino.

Si da il caso che io sia così fortunato da avere tra le mie conoscenze, purtroppo troppo poco frequentata rispetto alle cose che potrei imparare da lui, Antonio Tombolini.

Antonio è una persona che definire vulcanica sarebbe troppo poco. Tutti sono sempre travolti dalla sua capacità di coinvolgerti nelle sue passioni. E’ una persona di una cultura travolgente e dalle grandi passioni. I libri, la cucina, il digitale ed, ultimamente il caffè.

Sì, perché qualche mese fa Antonio aveva cominciato a pubblicare delle foto di macchine a noi del tutto sconosciute e questa era una chiara indicazione che stava per lanciarsi in qualcosa di figo.

Ecco, Antonio è una persona che fa.

Qualche settimana fa abbiamo scoperto che avrebbe tostato localmente del caffè e lo avrebbe messo in vendita. Sono stato subito attratto dalla sua iniziativa nello stesso momento in cui ha messo online la sua nuova creatura: The Smoking Tiger.

E’ una figata pazzesca perché non si tratta solo di caffè. Si tratta della esperienza del caffè, e questo è tutto un altro gioco.

Oltre a potere acquistare il caffè si possono acquistare una serie di accessori che, per chi è appassionato, sono quanto di meglio si possa trovare sul mercato.

Preso dalle mie menate quotidiane me ne dimentico sino a che non vedo ripassare un altro post. A questo punto mi fiondo sul sito ed ordino tre chili di caffè di tre differenti varietà.

Dr Congo, Ethiopia e Peru. Attendo con ansia l’arrivo del mio pacco e la spedizione è velocissima. Due giorni dopo il caffè è sulla credenza.

Apro per primo il pacco di Ethiopia anche se la scelta non è facile. Da qualche parte di dovrà pure cominciare. La prima cosa che mi colpisce è la qualità della confezione. Si tratta quasi di un’opera d’arte. Il logo è una vera meraviglia ed il materiale con il quale questa è confezionata è incredibile. Una confezione perfetta per mantenere integra la qualità del contenuto. La chicca è la presenza all’interno della confezione di una bustina con un preparato per assorbire l’ossigeno all’interno della confezione garantendo ulteriormente la qualità del prodotto.

Davvero, la hanno presa seriamente!

La prima cosa che mi colpisce è il profumo. Ora, non sono un esperto nella degustazione del caffè ma il profumo che si sprigiona da quella busta non è simile simile a niente che io abbia mai provato prima. E’ intrigante e stupefacente nell’aroma.

Carico i chicchi nella macchina del caffè dopo averla attentamente ripulita dai residui del caffè precedente e mi pregusto il mio caffè del giorno dopo.

Suona la sveglia e la macchina si mette al lavoro. Quasi subito arriva nella mia camera da letto l’aroma del caffè appena prodotto e ne sono immediatamente sedotto. Niente di paragonabile al caffè precedente. Un profumo del tutto diverso che mi spinge a fiondarmi fuori dal letto e correre in cucina per assaggiarlo.

La descrizione sul sito dice questo:

Caffè a bassissimo contenuto di caffeina, da bere in quantità, a qualsiasi ora del giorno, anche alternato a un ottimo tè, come fossero il cane e i gatti di casa mia. Al naso troneggia il gelsomino, accompagnato da effluvi di cioccolato al latte durante la macinatura. Lo versi in tazza e (marchigiani usi a correggere il caffè col Mistrà, udite udite!) spunta al naso netta una sferzata di anice. In bocca finalmente: tanta, tanta, tanta frutta tropicale, mango e pesca e molto altro. Ma non tutta insieme, e neanche una dopo l’altra: una alla volta, individuali e distinguibili, ma come in una giostra, man mano che le sorsate si succedono e la temperatura gradualmente si abbassa, fino a chiudere su note di melone.

Beh, è proprio così. E’ una delle cose più buone che io abbia mai assaggiato in vita mia per quanto riguarda il caffè.

Guardate la pagina dei prodotti. C’è la storia del caffè, del produttore, della zona in cui viene coltivato.

Ancora una volta, una esperienza.

Antonio ci ha preso un’altra volta è ha realizzato qualcosa di incredibile.

Preso dall’entusiasmo rivado sul sito ed ordino un macinacaffè in modo che possa usare lo stesso caffè in grani anche per la moka.

Faccio il mio ordine ed il giorno successivo vengo contattato proattivamente da Francesco che mi avvisa che il prodotto che ho ordinato non è al momento disponibile in magazzino.

Quindi, oltre a fare un caffè che è uno spettacolo per il palato, hanno un customer care che spacca.

Insomma, tantissima roba.

Ragazzi, fidatevi. Se vi piace il caffé da The Smoking Tiger trovate del caffè che è una vera meraviglia.

Io non vedo l’ora di potere provare gli altri.

Io ora divento cliente fisso!

Antonio, ma prevedere una forma di abbonamento?


Shameless self promotion ahead…

Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.

Quello di seguito è l’ultimo episodio.

Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast


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