La cucina ed il frigorifero

Mia madre mi ha voluto in cucina sin da quando ero piccolissimo. Il risultato è che sono in grado di cucinare e me la cavo anche piuttosto bene.

Per questo ho sempre cucinato in maniera autonoma e molto, molto raramente faccio uso di prodotti già pronti.

In queste settimane di isolamente mi rendo conto che anche il mio approccio alla cucina è cambiato. Certamente è divenuto più consapevole e meno guidato dal desiderio ma, piuttosto, dalla praticità e dal consumo.

Prima di questa odissea, al momento del pranzo o della cena, mi domandavo semplicemente cosa mi sarebbe piaciuto mangiare e me lo cucinavo. Non facevo grande caso agli scarti o allo stato della mia dispensa e del mio frigorifero.

Il risultato di questo è che in maniera più o meno inconsapevole sprecavo un sacco di cibo. Le cose che scartavo mentre preparavo un piatto o le cose che scadevano rimanendo sepolte nella dispensa o nel frigorifero.

In queste settimane mi faccio guidare molto meno dal gusto e molto di più da quello che c’è e dalle relative date di scadenza degli alimenti.

Faccio un esempio banale. L’altro giorno mi sono preparato un risotto agli asparagi. Di norma mi sarei preparato un brodo vegetale, avrei pulito gli asparagi buttando via la parte finale del gambo e tutte le parti che avrei scartato pulendo gli asparagi. Oggi a pranzo ho messo i resti dei gambi nel brodo vegetale, una piccola parte la ho tenuta per metterla nel riso e gli scarti della pulitura degli asparagi la ho usata per insaporire il burro con cui avrei mantecato il risotto.

Un mese fa non lo avrei fatto.

Ora mi guardo con cura tutte le date di scadenza dei prodotti e li uso in funzione di quella data. Se non ho un prodotto che mi serve provo a trovare delle alternative e se non ho alternative improvviso.

Il risultato finale è che non sono affatto costretto ad andare al supermercato e, di fatto, sono tredici giorni che non ci metto piede. Credo di risparmiare del denaro perché faccio un uso più consapevole di quello che ho a disposizione. Ed infine, mi diverto molto di più a cucinare ora di quando non mi divertissi prima.

Questa è un’altra abitudine che mi auguro mi rimanga attaccata alla fine di questo periodo di quarantena.

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