L’incubo dei cavi

In questi giorni sono passato alla nuova generazione di MacBook Pro. Sì, quella versione da 15″ con la tanto discussa touchbar.

Ho avuto la pessima idea di clonare il mio vecchio Mac usando Time Machine ed una connessione WiFi. Il tutto è risultato in una operazione che è durata 18 ore suonate. Decisamente troppo anche se si è trattato di un errore mio. Avrei dovuto scegliere una operazione più veloce.

Oltretutto il mio caso era macchinoso dal momento che, per colpa di Luca, su questa macchina gira sempre l’ultima versione beta del sistema operativo. Lo so, lo so. Un errore usare un sistema operativo beta su una macchina di produzione ma che ci volete fare, non riesco a resistere. Per questo ho dovuto prima aggiornare la macchina all’ultima versione del sistema operativo beta prima di potere procedere alla operazione di ripristino. Questo ha aggiunto un’altra ora buona alla già lunga operazione di ripristino.

Finalmente mi sono ritrovato con una macchina che era la copia speculare della precedente e questa è una gran cosa.

A questo punto il nuovo sitema era pronto.

Piccolo particolare. Tutte le connessioni sono USB-C. Tutti i miei cavi sono Thunderbolt oltre ad avere usato la connessione nativa HDMI.

Comincia il festival di ricerca della soluzione migliore.

Vediamo cosa serve:

  • Tutti i clienti hanno sistemi di proiezione HDMI o, nel caso peggiore, VGA. Questo implica la necessità di avere i due distinti cavi dedicati HDMI e VGA per la modica cifra di 59 Euro più 59 Euro. Al momento non ci sono altre alternative per la connessione VGA.
  • Devo potere riutilizzare i miei vecchi accessori e periferiche USB come ad esempio Ableton Push, hard disk USB ed altre cosette. Per fare questo hai necessità di un cavo che trasformi USB-C in USB tradizionale. Sommiamo altri 9 Euro al totale.
  • Ho bisogno anche di un altro alimentatore. La mia schiena comincia a soffrire e non voglio fare avanti e indietro dallo studio con l’alimentatore nella borsa. Vero, questo si potrebbe evitare ma, per me, è necessario. Alimentatore da 87W per Macbook Pro per un importo pari a 89 Euro.
  • Sorpresa. Il nuovo alimentatore non contiene il cavo che lo collega al MacBook Pro. L’alimentatore da solo non serve ad un tubazzo se non hai anche il cavo. Anche in questo caso non voglio portarmi appresso il cavo perchè tanto sono sicuro che me lo dimenticherei sempre da qualche parte. Cavo di connessione per un importo di 25 Euro.

Quindi per tornare alla connettività che avevo prima ho dovuto sborsare la modica cifra di 241 Euro che sono circa il 7% del valore della macchina con la mia configurazione.

Cara Apple, io capisco il passaggio ad una nuova tecnologia e sostengo a spada tratta il fatto che il cambiamento sia sempre una cosa di valore ma, sinceramente, questo mi sembra un pochino eccessivo.

E per fortuna che, recentemente, hanno anche abbassato i prezzi dei cavi.

Apple haters siete liberi di insultare e sostenere il ritorno al magico mondo Microsoft. Non parlo di Linux perchè Adobe ancora non ci offre la possibilità di avere la suite su quella piattaforma e per noi la suite Adone è strumento fondamentale.