Qualche preoccupazione

Nella serata di ieri stavo riflettendo sulla mia ultima uscita per andare a comprare dei generi alimentari, oramai più di una settimana fa.

Sono tornato a casa con addosso una certa inquietudine e fino ad oggi non ero stato in grado di darmi una spiegazione. Alla fine ci sono arrivato e ho concluso che essa era figlia di due temi principali.

Il primo tema riguarda la sicurezza personale in senso lato. E’ evidente che ogni volta che si esce di casa ci si espone ad un rischio. L’entità del rischio può essere più o meno grande ma un rischio esiste. Ti viene quindi il dubbio se durante la tua uscita sei stato esposto al virus o meno. Torni a casa e fai tutto quello che viene suggerito. Lasci le scarpe fuori di casa, ti cambi di abito, disinfetti la qualunque, ti lavi le mani come un ipocondriaco.

Il dubbio però ti rimane addosso e la cosa più preoccupante è che in queste condizioni non riesci assolutamente a renderti conto del rischio reale. Continui a leggere numeri su numeri ma la situazione sta diventando surreale e non si può definire in maniera assoluta l’entità del rischio.

Il secondo tema riguarda i controlli di polizia. Da casa mia al primo supermercato utile passano circa dieci chilometri. In quel brevissimo tratto di strada ho contato due volanti della Polizia di Stato, una macchina dei Carabinieri ed una della Guardia di Finanza.

Ovviamente non stanno facendo altro che eseguire degli ordini nel tentativo di fare rispettare le varie ordinanze emesse da governo e regioni ma in questo ultimo viaggio la cosa mi turbato.

Forse per la prima volta in vita mia mi sono sentito controllato oltre ogni misura e senza via di scampo. Lo so, affermazione forte ma in questo tragitto mi sono sentito molto a disagio. Come se fossi colpevole di qualche reato a prescindere, al di là di qualsiasi lecito motivo io avessi per muovermi in quella circostanza.

Non mi è piaciuto, non mi è piaciuto per nulla.

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Mauro

Condivido Ale; con la semi-apertura sarebbe più opportuno utilizzassero il personale delle FF.OO per controllare il rispetto delle norme di sicurezza sanitaria nei luoghi di lavoro, perchè sto sentendo da conoscenti storie che fanno accapponare la pelle. In sintesi, in molti ambiti lavorativi non le stanno applicando proprio, anzi le osteggiano redarguendo il personale che segnala le mancanze.