Terza dose

Photo by Steven Cornfield on Unsplash

Nella mattina di ieri mi sono sottoposto alla terza dose della vaccinazione per il Covid-19. Non entro nel merito dato che ognuno ha le sue opinione ed io le rispetto. A me è sembrata la cosa giusta da far per me e per chi mi circonda.

Questa volta ho abbdandonto la splendida cornice di Villa Erba dove ho fatto le prime due vaccinazioni e sono stato catapultato nell’ospedale Sant’Anna di Como. No, non quello nuovo e figo, quello vecchio che mostra tutti i segni dell’età.

L’esperienza è stata meno gratificante delle volte passate. Se le visite a Villa Erba mi sono sembrate assolutamente perfette devo confessare che la vaccinazione di oggi mi ha lasciato un pochino perplesso. Code gestite in maniera poco efficace, gente che vagava, indicazioni pittoriche non perfette od assenti. insomma, si poteva fare di meglio.

Come qualsiasi Service Designer degno di questo nome è in grado di spiegare molto meglio di me la fisicità del luogo in cui si eroga un servizio, ed in particolar modo un servizio critico, influenza la qualità del servizio stesso. L’organizzazione di Villa Erba sarebbe stata impossibile da replicare in un ambiente che non gode, purtroppo, degli stessi ampi spazi e che è stato progettato in un’epoca diversa.

Corridoi stretti, dedalo di corridoi, poco spazio in generale hanno influenzato in maniera decisiva e negativa l’esperienza di questa terza dose.

A mitigare le limitazioni imposte dalla architettura ci sono state le persone. Preparatissime e disponibili e con quel pizzico di ironia che aiuta sempre. Da queto punto di vista è doveroso levarsi il cappello e ringraziarle per lo sbattimento cui sono sottoposte.

Anche se oramai mi occupo davvero poco di design in senso stretto, ammesso che possa sostenere di essermene mai occupato, non riesco mai a fare a meno di analizzare un prodotto od un servizio con un occhio progettuale. Osservo come se avessi a che fare con uno dei nostri clienti e faccio le mie considerazioni.

Ad ogni modo la macchina vaccinale è estremamente complessa. le variabili in gioco sono così tante ed il tempo a disposizione così poco che credo che ben difficilmente si sarebbe potuto fare di meglio.

Adesso scrivo queste righe con un braccio un pochino dolorante ma non sembrano esserci altri effetti particolari.

Diciamo che per il momento mi interessa aumentare la protezione a breve termine nei confronti degli effetti più gravi del virus. In tutta sincerità, data la mia veneranda età, degli effetti a lungo termine mi interessa veramente poco.

Se anche ve ne fossero sono più disposto a gestirli ex-post piuttosto che trovarmi un tubo infilato nella trachea.

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