Usabilità e parcheggi

Sono alto centoottancinque centimetri. Certamente non posso giocare come pivot nella nazionale di basket Italiana e secondo le mie ricerche sono più o meno nell’ottancinquesimo percentile in Italia.

In Italia la statura media è di 174 cm per gli uomini e di 162 cm per le donne.

Come mi accade spesso oggi ho lasciato la mia macchina in un parcheggio per raggiungere la sede di un cliente.

Al mio rientro mi sono trovato costretto ad utilizzare la cassa automatica del parcheggio per pagare il mio obolo ed essere autorizzato ad abbandonare legalmente il parcheggio.

In genere in quel parcheggio pago sempre qualcosa compreso tra i 12 ed i 16 Euro in funzione del tempo di permanenza.

Oggi purtroppo non avevo nè banconote nè moneta che mi permettessero di pagare i 12 euro necessari.

Ho dovuto usare la carta di credito.

Dato che in un triste passato ho lavorato per una azienda che si occupava di design industriale so benissimo che quelle macchine sono progettate tenendo conto di alcuni standard e valori per determinare il posizionamento dei vari elementi.

Credo che nessuno abbia mai considerato seriamente l’usabilità di questi oggetti.

In particolare mi stupisce che:

  • Ci sono almeno quattro orifizi nei quali puoi introdurre ed estrarre cose come monete, biglietti, resto, ricevute.
  • Questi orifizi sono posizionati in modo assolutamente casuale su tutta la superficie disponibile della macchina senza alcun tipo di razionale.
  • Il lettore di carte di credito non si interfaccia con il display principale della macchina ma utilizza un display secondario che è posizionato ad una altezza accessibile solo ed esclusivamente ad un pigmeo dell’Africa equatoriale.
  • I tuoi occhi devono saltare continuamente da un display all’altro nel tentivo di interpretare che cosa stia succedendo durante il processo di pagamento.
  • La macchina accetta banconote da 20 Euro ma ti restituisce come resto monete da 50 centesimi. Quando lo fai e la macchina ti restituisce il resto sembra che tu abbia vinto il jackpot di una slot machine di Las Vegas.
  • La macchina restituisce il risultato delle sue elaborazioni in modo assolutamente casuale da uno degli orifizi di cui sopra. Puoi ritirare il biglietto del parcheggio da un orifizio e la ricevuta del parcheggio da un altro.
  • Nella stampa della ricevuta ti vengono dati due foglietti perchè i dati contenuti, molti dei quali del tutto inutili, non stanno su un solo foglietto per una sola riga con conseguente aumento dei costi gestione che, immagino, pago io.
  • Solo il display secondario ti avverte che devi ritirare la tua carta di credito e non il display principale. Peccato che la mia attenzione cognitiva sia focalizzata sul display principale nel tentativo di capire che cosa cavolo stia facendo la macchina infernale.

Insomma, non è difficile. Perchè questi casini me li devo gestire io quanto tu avresti potuto risolverli una volta per tutte in fase di progettazione?

Oltretutto quelle macchine sono frigoriferi e di spazio per fare una cosa ben fatta ce ne è in abbondanza.