Il fatto di avere una piccola barchetta che ti permette di raggiungere angoli di paradiso aggiuntivi rispetto al paradiso principale è un grande vantaggio.
Questa è anche l’occasione buona per osservare coloro che di barche hanno maggiore dimestichezza rispetto al sottoscritto.
Diciamo che nella media delle barche che ci circondano la nostra è l’equivalente di una macchinetta con la targa del motorino. Si vedono circolare barche meravigliose qui intorno. Dai grandi cabinati ai due alberi a vela, dal gozzo restaurato al gommone superattrezzato.
Ci sono comunque alcuni comportamenti che non mi spiego:
- Sembra che le donne siano in grado di operare solo l’ancora, ovvero lavorano quasi solo ed esclusivamente a prua. Vero è che l’ancoraggio è fondamentale ma mi pare un pò pochino.
- L’uomo generalmente sta al timone e non raramente viene tacciato di incapacità dalle signore che operano l’ancora. Lui, generalmente, tace.
- Più grande è la barca più fai casino per ormeggiare e maggiore è il numero di persone che infastidisci.
- Se hai una barca grande con un enorme ponte sul quale prendere il sole, comunque andrai a catturare l’abbronzatura su un gommone fuori bordo comprato dai cinesi.
- Questo sono io: minore è la tua comprensione delle arti marinare, maggiore è il tempo che trascorrerai nel comprendere la dinamica e la fisica dell’ancoraggio.
Ad ogni modo ho scoperto un altro mondo affascinante con delle dinamiche sociali di tutto rilievo.