Lo scorso anno ci siamo ritirati al cementificio di Bioggio per capire come dovevamo cambiare per affrontare il nuovo mondo che abbiamo contribuito a creare.
Ci eravamo riusciti e, nonstante tutti i dolori che abbiamo sofferto, siamo stati in grado di cambiare forma.
La settimana scorsa lo abbiamo fatto ancora. Sappiamo bene che il cambiamento continuo è imprescindibile.
Lo scorso anno eravano più o meno trenta persone. Lo scorso Mercoledì ne ho contate quarantotto ed altre stanno arrivando nei prossimi giorni.
Si cambia, ancora.
Ogni tanto mi domando se sia davvero necessario o se, piuttosto, non sia possibile sederci e goderci qualche anno tranquillo. La realtà è che nessuno qui dentro è in grado di farlo. Non possiamo stare fermi, non è nella nostra natura e non è nella natura della disciplina che mastichiamo faticosamente ogni giorno.
E’ difficile? Potete scommetterci. E’ uno sforzo continuo di adattamento a contesti diversi.
E’ divertente? Non potete immaginare quanto! Non riesco ad immaginare niente di più divertente in questo momento della mia vita professionale.
Non sto a raccontare i dettagli del lavoro che abbiamo fatto ma credo che il risultato più importante sia avere realizzato che vederci a distanza di dodici mesi per affrontare il cambiamento non è più sostenibile. Per questo uno degli obiettivi che abbiamo raggiunto, e di cui vado maggiormente fiero dato che è un parto della mia è stato di creare un organismo che si prenderà cura del cambiamente continuo su base mensile.
Mi aspetto grandi cose. Si aspettano grandi cose da me.
E va bene così.