Con qualche secolo di ritardo rispetto al mondo civilizzato Apple Pay è stato lanciato anche in Italia.
Dato che qualche tempo ho parlato del processo di onboarding di Samsung vale la pena spedere qualche bit per parlare di quello di Apple.
Diciamo che non c’è paragone. Dal punto di vista della usabilità Apple lo fa come deve essere fatto. Ancora una volta i coreani sono surclassati dal dominatore assoluto.
Purtroppo anche per Apple i circuiti supportati sono pochi e quindi non posso usarlo.
Una nota riguardo questa specifica esperienza vista da parte del cliente che la vive:
- Apple Pay –> figo, lo voglio usare
- Comincio ad usare l’applicazione –> fighissimo, in 20 secondi sono pronto a registrare una carta di credito.
- Carta 1 –> Circuito non supportato
- Carta 2 –> Circuito non supportato
- Frustrazione per non potere usare il nuovo giocattolo
- Conclusione per l’utente finale: Apple Pay fighissimo, banche merda
Questa è la percezione dell’utente finale. Lasciamo perdere per un istante le probabili commissioni da taglieggiatori che Apple starà richiedendo agli istituti di credito. Questa è la percezione dell’utente finale: Apple è innovativa e mi semplifica la vita, le banche sono il solito ostacolo alla innovazione nei servizi di pagamento in mobilità.
Hai voglia a spiegare la realtà delle cose.