Sono perfettamente consapevole del fatto che il titolo vi dirà davvero poco ma si tratta di una scoperta che ho fatto qualche tempo fa e di cui mi sono completamente dimentica di parlare. Strano che me ne sia dimenticato dato che secondo il mio modesto parere si tratta di una roba fighissima.
Cominciamo con lo scenario d’uso. Immaginate di essere un giornalista che sta scrivendo un articolo sul più grande complotto immaginato dal Nuovo Ordine Mondiale (no, non è la pandemia per i complottisti che si celano tra di voi) e che vi troviate in un bar per leggere gli ultimi documenti scottanti che una talpa bene informata vi ha appena inviato via posta elettronica. Mentre siete immersi nella lettura di questi documenti dalla porta principale del bar irrompono degli uomini armati vestiti di abito scuro ed occhiali da sole. Gli uomini corrono verso di voi ed in men che non si dica sequestrano voi ed il vostro personal computer con buona pace dei vostri lettori che non verrano mai a conoscenza di quello su cui stavate lavorando. Gli uomini in nero infileranno il naso nel vostro personal computer ed in un battito d’ali anche la vostra talpa vi raggiunge a tenervi compagnia oltre ad aver rivelato tutta la vostra cronologia su YouPorn.
Ecco, se questo scenario vi dice qualcosa, al di là dello scenario surreale che vi ho appena descritto, BusKill fa al caso vostro.
In realtà si tratta di una replica di qualcosa che era già stato rilasciato tempo addietro come “progetto fai da te” che si chiamava anche lui Buskill. Il progetto non ebbe grandissima risonanza perché il sistema in oggetto funzionava solo su Linux ed i componenti hardware necessari per la sua realizzazione si esaurirono presto.
L’idea è di collegare alla porta USB del proprio personal computer un oggetto del tutto simile ad una chiavetta USB con un connettore magnetico. Sul personal computer si installa una applicazione dedicata che altro non fa che monitorare la presenza del dispositivo sulla porta USB. Nel caso in cui la chiavetta USB venga rimossa il software blocca il computer, cambia le chiavi crittografiche del sistema e sui sistemi Linux, sostanzialmente li distrugge.
Beh, forse distruggere non era proprio il termine giusto. In realtà il software rende inaccessibili tutte le informazioni che risiedono sul disco fisso del personal computer. C’è un articolo sul loro blog che è molto tecnico ma che è una lettura assolutamente consigliate se questo sono argomenti che vi intrippano in qualche modo: LUKS Header Shredder (BusKill Self-Destruct Trigger)
La nuova versione di BusKill funziona su diverse architetture ed è quindi molto più versatile di quanto non fosse la sua versione originale. Non costa nemmeno un rene e lo potete trovare qui: BusKill
Anche dare una occhiata al loro repository GitHub, buskill-app, è una cosa decisamente interessante.
Non so esattamente per quale motivo ma queste cose mi fanno davvero impazzire dal piacere di scoprirle.