In questi giorni di riposo sto giocando molto spesso con il mio Ableton Push 2. Nelle settimane precedenti mi sono messo alla ricerca di tutto che ritenevo potesse essermi utile per poterlo utilizzare al meglio.
Loops, drum samples, beats, strumenti, racks, effetti, templates ed altro ancora.
Il risultato è che ora mi ritrovo con quasi 20 gigabytes di strumenti oltre ai 53 gigabytes di materiale che di default arrivano con Ableton Live.
E’ una quantità di materiale enorme. Più di quanto si potesse immaginare di potere collezionare solo una decina di anni fa.
Bene. Una volta messo insieme tutto questo materiale ho cominciato a creare i miei primi pezzi. Ho speso una quantità di tempo enorme navigando tra un loop e l’altro, cercando lo strumento migliore o il miglior set per batteria e basso. Un processo lungo e, tutto sommato noioso.
Il risultato finale è che ho speso molto più tempo a navigare nel mare magnum del materiale a disposizione piuttosto che a creare qualcosa di nuovo.
Questa mattina riflettevo proprio su questo elemento e alla fine sono arrivato alla conclusione che, almeno per il sottoscritto, l’abbondanza limita moltissimo la creatività. Avere troppo scelte a disposizione ti distrae dallo scopo finale e dal processo creativo.
Per questa ragione ho deciso che quando devo giocare al piccolo compositore selezionerò in anticipo un piccolo set di strumenti e loop e mi limiterò ad usare quelli per qualche ora.