Questa mattina Buzz mi ha svegliato all’alba. Ieri ha fatto il vaccino ed in linea teorica avrebbe dovuto soffrire di una qualche forma di sonnolenza mentre il suo organismo reagiva all’inoculazione. Niente di tutto questo. Alle cinque era sveglio come un grillo e decisamente desideroso di cominciare a giocare con il suo coinquilino, che poi sarei io.
Io trovo che la domenica mattina abbia un sapore, e talvolta un odore, del tutto particolare.
Sa di caffé appena fatto, di erba tagliata, di zucchero e di dolci.
E’ fatta di righe sui giornali, di quella lentezza che non nasconde nessuna urgenza. Il comparire in cucina secondo il proprio ritmo e non secondo quello dettato dalla tua agenda. E’ fatto di risate e chiacchiere con i tuoi figli. Un gioco con Buzz che può durare di più perché non devi entrare nella ennesima conference call.
E’ fatto di lacci tirati dal tuo cane, di stoviglie che si accumulano nell’acquaio ma che, un volta tanto, puoi, e vuoi, trascurare.
E’ fatta dei tuoi interessi che puoi coltivare senza interruzione ma può anche, e dovrebbe, essere fatta di niente. Quel dolce far niente di cui abbiamo perso l’abitudine con la continua ed incessante spinta a dovere necessariamente occupare il nostro tempo.
Sedersi sul divano e mettere il tuo disco preferito. Accarezzare il cane che si stende ai tuoi piedi. Socchiudere gli occhi e farsi trasportare dalle note in un altro mondo.
Ci sono delle domeniche che sono, quasi, perfette.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast