“Evidenzia”

Sono un avido lettore. In realtà non lo sono sempre stato ma lo sono diventato dopo i turbolenti anni del liceo.

Sono decenni che non mi è possibile prendere sonno se non ho letto almeno una cinquantina di pagine.

Una cosa che ho sempre fatto è stata quella di sottolineare con un tratto leggero di matita questi passaggi che per me significavano qualcosa. Dopo avere sottolineato riportavo nella seconda di copertina il numero di pagina contenente il brano che avevo sottolineato. Alla fine della lettura del libro copiavo tutte le mie sottolineature in un taccuina che conservo ancora.

Ora c’è il Kindle di cui sono grandissimo fan. Anche sul Kindle puoi sottolineare dei passaggi per poi rivederli quando vuoi.

Ci sono due cose che mi colpiscono di questa abitudine.

Con il Kindle è possibile vedere che cosa gli altri lettori hanno evidenziato prima di te. Mi stupisco sempre nel ritrovarmi a sottolineare passaggi che altri non hanno mai evidenziato oppure a stupirmi del perchè decine di persone hanno evidenziato un passaggio che a me non dice nulla di particolare o che debba essere ricordato.

L’altro effetto particolare, che rientra anche nel caso della sottolineatura analogica, è che quando mi capita di rileggere quanto ho evidenziato spesso mi domando per quale motivo lo abbia fatto.

La spiegazione è che ogni libro capita in un momento particolare della tua vita. Un momento fatto di umori, sensazioni, problemi, felicità e questo mix di elementi ti fa risuonare passaggi diversi a seconda della specificità dell’istante in cui stai leggendo.