Abbiamo la possibilità di assumere dei praticanti designer in studio. Al contrario di quanto avviene molto spesso in Italia in Svizzera il praticante viene assunto e riceve una retribuzione di tutto rispetto.
In passato tutti i praticanti che sono transitati da Sketchin sono stati tutti assunti e sono tra noi ancora oggi.
Per questa ragione oggi ci sono in studio quindici giovani promesse del design. Avremmo potuto fare il classico giro di colloqui, una attenta osservazione del loro portfolio e decidere come avrebbe fatto qualsiasi altra azienda.
Io penso che il design sia un lavoro che richiede ispirazione, sudore e tanta manualità, sebbene su strumenti digitali.
Se dovessi assumere un meccanico lo metterei al lavoro su un motore che non funziona per capire in che modo analizza il problema ed osservare come lo risolve praticamente.
I quindici giovani virgulti sono al lavoro su una ipotesi di progetto che abbiamo inventato per loro. Spenderanno la giornata lavorandoci sopra e faranno un pitch di presentazione del lavoro eseguito. Dovranno spiegare quale approccio hanno usato e come hanno progettato il servizio che gli abbiamo richiesto di progettare.
Alla fine decideremo chi saranno coloro che entreranno a fare parte della nostra squadra.
E’ una giornata molto eccitante e piena di spunti positivi. Mi piace osservare la passione che tutti mettono in quello che fanno. E’ lo spirito o, se vogliamo, il sacro fuoco che anima chiunque si ritrovi a fare questo genere di lavoro. Peccato rendersi conto che in tante persone questa fiamma si affievolisce con il tempo trasformandole in ometti senza un perchè ma con un ego smisurato.
Nel frattempo mi presto ad essere intervistato come potenziale utente. L’unica cosa fastidiosa è che vengo intervistato come un utente “anziano”.