Una pioggia leggera mi toglie ogni desiderio di uscire di casa nella serata di ieri. Ho il computer sul tavolino davanti al divano e decido di farmi un giretto su YouTube.
Mi guardo un paio di talk dell’ultima edizione di Blackhat e mi dico che tutto sommato ci si potrebbe divertire un pochino. Data la responsabilità che l’età impone decido che è meglio evitare di trovarsi la Polizia Postale alla parta di casa e per questo cerco qualche alternativa altrettanto divertente ma che non richieda il compimento di nessun reato.
Dopo cinque minuti di ricerche mi ritrovo su hackthebox.eu. Esattamente quello che cercavo. Esploro il sito per qualche tempo e decido che sembra abbastanza divertente e, sopratutto, sicuro dal punto di vista legale.
A questo punto clicco sul link “Join” e subito la cosa diventa molto divertente. Per potersi iscrivere al sito è necessario un codice di invito. Ricordando gli insegnamenti del passato leggo la pagina con attenzione ed infatti: “Feel free to hack your way in :)”
Chiarissimo.
Dopo circa quindici minuti avevo il mio codice di invito per registrarmi. Alla fine per rendere le cose un pochino più divertenti, almeno per questa prima challenge, ho scritto l’algoritmo per la decodifica di una stringa Base64 in Python. Dopo tantissimi anni andare a rileggersi un RFC per capire come funziona una cosa mi ha dato grande soddisfazione. (Per la cronaca: https://tools.ietf.org/html/rfc4648)
Livello di difficoltà 0–
Una mezz’ora di relax e distanza dalle menate quotidiane.
Se domani sera trovo qualche oretta, e la voglia, comincio a mettere le mani sulla mia prima “machine”.
Comunque capisco, un argomento decisamente “scacciafiga“. Tollerate con pazienza un nerd anziano.
P.S. Il sito ha un tier free che trovo perfettamente adatto al mio desiderio di giocare. In caso contrario dovete smollare 10 GBP al mese.