Ho trascorso i prima giorni in compagnia di Buzz. Buzz è il soggetto che vedete ritratto nella foto qui sopra ed è un cucciolo di Labrador Retriever che ha quasi tre mesi di vita.
In passato ho avuto molti cani, sopratutto da ragazzo ma mai dei Labrador. La prima, e più importante, che si nota immediatamente è che ci sono i cani, e poi ci sono i Labrador Retriever. Il Labrador è un cane con la C maiuscola, molto più probabilmente è un CANE tutto maiuscolo. Tutto quello che fa un cane in lui è amplificato alla massima potenza.
In diversi articoli avevo letto che il morso del Labrador è dolce… da una esperienza diretta mi verrebbe da dire che è morbido come una tortura medievale. Ha due file di denti aguzzi ed affilati che si affondano naturalmente nella carne delle tue mani, delle tue dita e dei tuoi avambracci. Nonostante stia cercando di insegnargli a non mordere, se non i suoi giocattoli, ho le mani che sembra essere state appenda affondate in un cartone piene di lamette da barba.
Buzz ha una naturale tendenza a mordicchiare qualsiasi cosa capiti alla portata delle sue mandibole. Giornali, telecomandi, cavi della chitarra e non disdegnando gambe dei mobili e dei divani, tavolini di vari materiali e qualsiasi cosa attragga la sua curiosità.
Ho il sospetto che per lui l’unica soluzione ad un problema sia quella di mordicchiarla sino a ridurlo in piccoli e microscopici pezzetti che poi tenderà ad ingerire del tutto incurante del sapore degli stessi.
Per questo ho condotto una epurazione domestica di tutti quegli oggetti che potessero essere attraenti e, quindi masticabili. Ora casa mia sembra l’appartamento di un monaco buddista. Il minimalismo ora mi spiccia casa.
Fortunatamente la bestiola è molto disciplinata per quanto riguarda le sue necessità fisiologiche. Grazie al fatto che c’è un giardino disponibile se ha bisogno di servirsene comincia a mugolare perché gli venga aperta la porta finestra. Esiste un solo ed unico problema. Il mugolio si presenta solo ed esclusivamente nel momento preciso in cui la pressione della vescica diviene insostenibile. Per questa ragione tu ti devi trasformare in un emulo di Usain Bolt e fiondarti verso la finestra prima che lui decida che non ti sei qualificato per le prossime olimpiadi di Tokyo e si liberi davanti alla finestra inondando casa.
Ecco, questa è un’altra caratteristica. Non sono ancora riuscito a comprendere come un piccolo essere come Buzz sia in grado di produrre una quantità di escrementi pari a quella di un bufalo della prateria americana. I sacchettini che ho acquistato, biodegradabili ovviamente, bastano a malapena a contenere il risultato delle sue eiezioni. E tutto questo considerando che ha solo tre mesi. Quando sarà adulto immagino che sarò costretto ad andare in giro con una carriola ed un badile.
In questi giorni lo invidio moltissimo perché dorme un sacco e nel farlo assume le posizioni più strampalate che possiate immaginare. Le zampe sembrano quasi disarticolate ed il corpo assume delle posizione che nemmeno il più grande maestro di yoga sarebbe in grado di emulare.
Fortunatamente l’essere sembra abbastanza propenso a farsi educare ma, credo, abbia la stessa attitudine del padrone nei confronti della autorità. Se ho deciso di fare qualcosa la faccio e poi, forse, farò in conti con le conseguenze.
Non mi pare abbia grandi paure, se non quella delle scale. Purtroppo in questa casa ci sono una infinità di case ma, fortunatamente, lui ne è spaventato. E direi che è una buona cosa perché alla sua età non è bene che subisca i traumi della discesa da una rampa di scale. L’unica controindicazione è che io sono il suo ascensore umano e lo devo portare su e giù secondo necessità. I ragazzi degli ascensori mi fanno un baffo in questi giorni.
Buzz ha un corpo ed una coda. Le funzionalità delle due parti sono totalmente disgiunte. La sua coda è un essere vivente a parte che vive in apparente simbiosi con il cane. Non sono nemmeno certo che sia lui a governarla. Essa prova una naturale attrazione per qualsiasi cosa sia in equilibrio precario e state certi che troverà il modo di farla cadere. É sempre in continuo movimento. Ora è corta ma credo che quando sarà grande diventerà qualcosa di molto simile alle temibile bolas argentine. Sarà una vera e propria arma in grado di lasciare evidenti lividi sugli stinchi nel caso in cui tu ne venga in contatto per una tua disattenzione.
Il fatto che la coda sia disgiunta dal corpo mi sembra confermato dal fatto che nel momento in cui essa fa cadere qualcosa la parte del corpo che si chiama testa si volta stupita con una espressione che sembra dire: “Ma che cosa è successo?”. Il corpo non ha alcuna contezza di quello che fa la coda. Lei si muove e solo dopo il corpo si rende conto di quello che è successo. Come ho scritto prima le poche cose che avrebbero potuto essere danneggiate dalla coda sono state accuratamente rimosse.
Buzz fa un gran casino in casa e non ha a caso avevo chiesto il cane più vivace della cucciolata. Se non è una cane divertente, che gusto c’è ad averne uno.
Fortunatamente la notte dorme come un ghiro anche se mi sembra che russi facendo il rumore di un taglialegna canadese. Fortunatamente non sembra sentire la mancanza della mamma o dei fratelli per cui molto raramente lo ho sentito piangere.
Il suo rapporto con la macchina sembra essere discreto. Non che si siano fatti grandi viaggi se non il viaggio di ritorno da Ponti sul Mincio a Laglio. Qualche lamento ma, subito dopo una dormita spaziale.
In questi anni senza avere un cane avevo completamente dimenticato quanto potesse essere bello possederne uno. É certamente un grande impegno ma la sua compagnia è oramai divenuta irrinunciabile dopo solo pochi giorni.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast