C’è questo rito pagano aziendale della compilazione del budget per l’anno nuovo che mi lascia sempre molto perplesso.
Quest’anno sono andato un pochino lunghetto sul tema e quindi mi ritrovo a doverlo finalizzare sul filo di lana. Troppi cambiamenti tutti insieme.
Quando mi dedico alla stesura del budget mi sembra di scrivere la letterina a Babbo Natale. Nella riga dei ricavi gli racconto quali sono i regali che vorrei ricevere mentre nella riga dei ricavi gli racconto quanto sarò un bambino nuovo l’anno che verrà.
Fatto sta che comunque lo prenda, indipendente dalla quantità di anticipo con cui lo affronto, non ne sono mai soddisfatto. Sono sempre convinto che mi sia sfuggito qualcosa.
Quest’anno ho scritto che sarò un bambino molto buono e che per questo motivo mi aspetto dei bellissimi regali per il prossimo anno.
Il problema è che il 6 di Febbraio arriva la Befana con il carbone. Per fortuna che “passata la festa gabbato lo santo”.