Per la prima volta dopo due anni sono risalito un treno alla volta di Roma. Confesso che la sensazione è molto strana. Tutti gli automatismi frutto di anni di viaggi in treno ed in aereo sono completamente saltati.
Nel corso degli anni avevo accumulato una serie di tecniche che mi facilitavano viaggi e spostamenti. Mi sono accorto che è tutto scomparso e quelle poche cose che sono rimaste sono decisamente cambiate. La presenza della pandemia ha introdotto tutta una serie di nuovi comportamenti che devo ancora costruire.
Il mio principale obiettivo di oggi è stato quello di evitare il maggio numero di persone possibile. Ho cominciato con il selezionare un posto sul treno dove non avessi nessuno dietro o di fianco a me. Non appena arrivato in stazione mi sono messo la mia mascherina FP2 e mi sono avviato lungo un binario sino al punto in cui nessuno aveva mai osato avventurarsi. Sono salito sul treno dopo che tutti si erano seduti e ho preso possesso del mio posto in tutta tranquillità. Gel igienizzante e via.
Comportamento forse un pochino paranoico. Tra me e me mi dico che se sono riuscito ad evitare il contagio negli ultimi due anni non vedo proprio perché dovrei evitare le precauzione e prendermelo ora.
Fortunatamente sembra che nella carrozza in cui sono tutti stiano indossando la mascherina.
Mi sento tranquillo? Non proprio. Non so per quale motivo ma c’è una preoccupazione latente che mi segue quando mi muovo in pubblico. Stando sul lago è una preoccupazione che non sento affatto ma constato che si affaccia non appena sono costretto a stare in mezzo alla gente.
Questo è un evidente effetto di questi due anni di pandemia e relative restrizione. Non mi sono mai preoccupato particolarmente dello stare in mezzo alla gente sconosciuta o a muovermi. Ora mi accorgo che qualche preoccupazione ce l’ho.
Noto comunque che la recente pandemia non ha sortito alcun effetto nei riguardi del WiFi gratuitamente offerto da Trenitalia. Non funzionava prima e non funziona ora. Nulla di nuovo sotto il sole.