Ieri sera sono andato a farmi un giretto sul sito di La Repubblica per dare una occhiata ai numeri della pandemia che non osservavo da tanto tempo.
Dopo essere riuscito a navigare tra la pubblicità sul sito scorro la home page per avere un minimo di contezza di quello che accade in Italia e nel mondo.
Mi cade l’occhio su una notizia che riporta la disponibilità del video dell’incidente sulla funivia del Mottarone. Rimango molto perplesso.
Ora che la maggior parte delle persone sia morbosamente attirata dalla visione del disastro è perfettamente evidente. Basti pensare alle code che si formano in autostrada nella corsia opposta a quella in cui è avvenuto un incidente o gli assembramenti di fronte ad ogni evento criminoso per strada.
Mi domando quale sia il razionale dal punto di vista giornalistico. Che cosa aggiunge alla notizia il fatto di mostrare un video in cui si vede che quattordici persone hanno perso la vita? C’è qualcosa oltre al fatto di ottenere qualche migliaia di click in più sul proprio sito?
No, non mi piace.
L’unica cosa che posso fare è giocare lo stesso gioco ed evitare di visitare il sito di La Repubblica da ora in avanti.
Io, in tutta sincerità, non penso che questo sia giornalismo.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast