La tratta Milano Roma è una tratta molto peculiare.
Che tu la faccia in treno od in aereo vale la stessa considerazione.
E’ una tratta ad altissima densità di fighetti e fighette. Tutti amministratori delegati perennemente al telefono per chiudere l’affare del secolo.
Molti di loro sono tiratissimi nei loro completi scuri e nei loro serissimi tailleur.
Una differenza tra il treno e l’aereo comunque esiste. Tipicamente la tratta in treno ha una durata almeno quattro volte superiore rispetto alla tratta in aereo. Questo fatto, unitamente al placido cullare dovuto al rollio dei binari, concilia il sonno.
Per questa ragione dopo circa un’oretta di viaggio alla maggior parte dei viaggiatori cala la palpebra. Questo è il momento in cui il fighetto, o la fighetta, perde il controllo.
Lui, o lei, prova a resistere alla cecagna ma la testa ciondola sempre più frequentemente sino a che scivolano definitivamente tra le braccia di Morfeo.
In quel momento lo standing subisce un crollo assoluto.
Bocca aperta, respirazione rumorosa e molesta e, nei casi peggiori un filo di bava che riga la guancia.
Molto poco amministratore delegato e molto più infante nel pieno ciclo NPC.