Ogni sera leggo gli aggiornamenti sui numeri del Coronavirus. Nuovi contagiati, malati ricoverati in terapia intensiva, guariti e, purtroppo, numero di persone che non ce l’hanno fatta.
Li leggo e qualcosa non mi torna.
La narrativa del #iorestoacasa comincia a scricchiolare. Scricchiola soprattutto se si osservano altri numeri a contorno e sempre ammesso che i numeri che ci vengano dati siano corretti.
La prima cosa che mi rende perplesso è che è vero che le curve cominciano ad abbassarsi ma meno velocemente di quanto ci si aspettasse. Ovviamente non ho idea del perché ma è un dato di fatto. Allo stesso tempo le curve hanno una periodicità altalenante di circa una settimana. Come per tutti i numeri ci deve essere una ragione. Ci sono differenze nella misurazione dei dati in regioni ed in giorni diversi? Evidentemente sì. Un virus non credo vada in vacanza per il fine settimana.
Eppure dobbiamo continuare a rimanere in casa e ci rimaniamo. I dati tutto sommato dicono questo. Nel fine settimana di Pasqua sono stati effettuati 795 mila controlli e di questi solo il 5% è risultato essere in movimento senza giustificazione.
Continuiamo ad inveire contro tutti quelli che violano le regole che, a questo punto, sembrano essere pochi. Forse dobbiamo sempre avere a disposizione qualcuno su cui trasferire le responsabilità.
Mi domando da dove arrivano tutti questi nuovi contagi, sopratutto in Lombardia. O è vero che il numero di contagiati è molto più alto di quello rilevato, il che mi pare abbastanza ovvio, oppure, specialmente in Lombardia, ci si contagia perché c’è maggiore contatto. Quel maggiore contatto non può che provenire da attività produttive. Molto probabile la combinazione di questi due fattori.
Se poi andiamo a guardare le curve di altri paesi pare esserci una grande differenza tra coloro che hanno agito prontamente e coloro che non lo hanno fatto, tipo noi. Vero è che noi siamo stati sostanzialmente la seconda nazione ad affrontare il problema ma rimane comunque il fatto che il nostro grafico è molto diverso da quello di tanti altri.
Insomma ci sono un sacco di numeri che non mi tornano e che mi lasciano perplesso.