Nei giorni scorsi ho scritto delle mie perplessità riguardo Amazon Sidewalk.
Non mi convinceva e non mi convince tutt’ora.
Nel momento in cui ho scritto quel posta era chiaro che la nuova feature sarebbe stata installata di default con un nuovo aggiornamento software di alcuni device di Amazon. Quello che non si riusciva a comprendere era se la feature sarebbe stata abilitata di default a valle della installazione del nuovo aggiornamento software.
Nei giorni scorsi i clienti di Amazon possessori di Echo hanno ricevuto questo messaggio di posta elettronica:
Abbiamo quindi la conferma che Sidewalk sarà abilitato di default e che sarà quindi richiesto un intervento da parte dell’utente per disabilitarlo nel caso non sia interessato.
Sarà questo isolamento forzato ma devo confessare che sono un pochino stufo dell’arroganza di queste grandi aziende. Non capisco, ma in realtà capisco benissimo, perché devo essere costretto ad intervenire per contenere l’invasione.
Intendiamoci, sono un nerd per indole, carattere e formazione. La mia casa è piena di oggetti che collezionano informazioni e faccio grande uso di tecnologia in ogni dove. E’ altrettanto vero che di ogni oggetto che entra in caso mia conosco il funzionamento per quando documentato e investigato.
Questo non significa che puoi fare qualsiasi cosa con le cose che hai messo in casa mia. Certo, puoi aggiungere nuove funzionalità e sono le benvenute ma ognuna di queste deve essere disabilitata di default e devo essere io a decidere se abilitarla o meno secondo la mia personale sensibilità.
Qui si fa leva sulla scarsa sensibilità delle persone e sulla scarsa conoscenza delle potenziali implicazioni. E’ ben evidente che l’opt out porta molta più aderenza che non l’opt in ma è certamente una pratica molto negativa.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast