Assente ((in)giustificato

white and brown plastic cup with pink straw
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Mi rendo conto che sono trascorse due settimana da quando ho scritto le ultime frasi su questo affare. Un sacco di tempo e, decisamente, una cosa che non era mai successa.

Non che mi senta particolarmente in colpa per questo. Si tratta solo di una riflessione in una fresca mattinata di un sabato come gli altri. Ho sempre detto che non ci sarebbe stata particolare periodicità ma alla fine mi ero sempre risolto a scrivere qualcosa quasi ogni giorno.

La realtà delle cose è che sono in tutt’altre faccende affaccendato e quello che avviene nella vita analogica prende il sopravvento sulla vita digitale. Stanno accadendo una quantità di cose enorme e la sfera dei miei interessi si sta ulteriormente allargando pur rimanendo il tempo a disposizione sempre lo stesso, forse addirittura meno.

In fondo preferisco la mia versione analogica a quella digitale in questo momento.

E poi c’è il cane che è una gioia infinita ed un impegno continuo. Ecco, come si faceva al liceo, è stato il cane a mangiare i miei compiti a casa.

Povero Buzz, sei già diventato la mia scusa preferita.

Mi prendo delle pause più lunghe. La lista delle cose che vorrei leggere, di quello che vorrei studiare e di quelle che vorrei fare sta diventando sempre più lunga e trovo che sia un dovere morale cercare di accorciarla.

Poi, miei cari tre lettori, non ho l’impressione di mancarvi moltissimo. Mi si nota di più se ci sono o se non ci sono. La verità è che c’è troppa gente che parla, spesso a sproposito. Compreso il sottoscritto, ovviamente. Non mi tiro certo indietro nel riconoscere la vacuità del contenuto di questa baracca. Parole sparse al vento.

Alcune di queste vanno dette. Altre rimangono solo per me.

Diceva Schiavone: “Fai un po’ quello che ti pare ma non rompere i coglioni al prossimo”.

Ecco, io, in questo momento della mia vita, non voglio rompere i coglioni a nessuno e, ancora di più, non voglio che nessuno rompa i coglioni a me. Per il resto fate quello che vi pare. Io sono arrivato alla conclusione di un percorso personale che non certamente stato una passeggiata di salute ma che mi ha consegnato una consapevolezza fuori dal comune. Avrei tanto desiderato arrivarci prima. L’importante è arrivarci, comunque.

Da qui in avanti credo che tutto diventerà più rado di quanto non sia stato in passato.

Se volete, sapete dove trovarmi in carne ed ossa. Se conoscete questa informazione è ovvio che rientrate nel novero di coloro che mi farebbe piacere incontrare.

E poi, dai, qualcuno che ve la racconta lo trovate di sicuro. Il web è pieno di gente che non vede l’ora di raccontarvi come la pensa, e poi di vendervi qualcosa. Se non altro io non ho mai provato a vendervi nulla, nemmeno i due soldi della mia esperienza.

Altro da dirvi non ho, per il momento 🙂

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Claudio

Ciao Alessandro,
Meglio così o semplicemente accade ciò che si desidera fare, le nostre tracce rimangono coi mezzi e la distanza che desideriamo. Non è questione di mancare o non mancare, ogni tanto vengo a leggere e se trovo qualche parola nuova leggo. Ci sono volte che passa tempo prima che io ritorni qui, talvolta solo perché non sia una inutile dipendenza.
Quindi bene così, dicevo.
È un modo per stare anche da solo con sé stessi, parole al più e forse, nel silenzio della mente.
Alla prossima.
Claudio

Last edited 3 years ago by Claudio