Caravaggio e i biglietti

Elisa mi propone di comprare i biglietti per andare a visitare la mostra di Caravaggio a Palazzo Reale. Mi sembra una buona idea e comincia l’odissea. (Non so davvero se la rima è voluta…)

Seguendo quello che andiamo predicando da tempo ai nostri clienti prendo il device che ho più vicino, in questo caso il mio iPad Pro.

Cerco su Google “mostra Caravaggio Milano” ed in un battibaleno mi ritrovo sul sito della mostra con in bella evidenza il bottone “Acquista biglietto”.

Ci clicco sopra e vengo magicamente trasportato su una pagina di vivaticket. Diciamo che ci sta che non sia direttamente il Comune di Milano ad occuparsi della vendita dei biglietti anche se, alla soglia del 2018, forse bisognerebbe farci una riflessione in termini di puri economics.

Sulla landing page di vivaticket ci sono due opzioni:

  • Biglietto Open – Dentro Caravaggio
  • Dentro Caravaggio

Diciamo che il wording non è che sia questo granchè e per questo motivo, a pancia, scelgo “Dentro Caravaggio”.

Sono teletrasportato su un’altra pagina in cui mi compare un calendario stile web anni 80 per l’acquisto online e, più sotto, la possibilità di ricercare i punti vendita fisici.

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A questo punto il mio iPad diviene assolutamente inutile. Il polpastrello del dito indice della mia mano destra si è consumato nel tentativo di fare apparire qualcosa e proseguire per circa cinque minuti senza ottenere risulato alcuno.

Ok, direi che è il caso di prendere il PC e rifare tutto da lì.

Arrivo alla selezione della data e clicco sulla data che mi interessa. Non accade nulla… Ok, proviamo con un doppio click. Magia!!! Funziona.

Posso selezionare l’ora sempre con lo stesso look and feel di prima che mi fa tornare ai tempi di Netscape e delle interfacce fatte in Swing (Se ti ricordi cosa è Swing sei vecchio come me…)

Mi si apre un’altra pagina con la dicitura “Selezione del posto”  in cui non posso proprio selezionare niente…

Screen Shot 2017-11-05 at 16.08.29.pngAfflitto evidentemente da cecità cognitiva non vedo quel bottone in alto a destra.

Prima di potere selezionare il posto devo registrarmi o accedere al portale di vivaticket.

Non avendo mai avuto il piacere di essere loro cliente devo registrarmi. Diligentemente lo faccio nonostante campi obbligatori da riempire tramite menu a tendina che non si popolano e altre amenità.

Finalmente ci siamo, mi dico…

Neanche per sogno. Prima di accedere devi validare il tuo account e, naturalmente, il messaggio di posta elettronica ci mette minuti ad arrivare.

Il messagio arriva e finalmente sono un utente abilitato a dare il mio denaro in cambio di biglietti di varia natura.

Faccio il login e non mi ritrovo dove ero prima ma, piuttosto, nella magnifica home page di vivaticket. Ricomincio da capo…

Tralascio il percorso ad ostacoli che devo fare per arrivare al checkout.

Tempo totale dell’operazione 19 minuti…

Ma ti pare che nel 2017 le cosa possano funzionare in questo modo? In questo caso non arrivo nemmeno a parlare di costruzione di una esperienza di vendita, nonostante sia la cosa giusta da fare, ma di pura e semplice ergonomia e usabilità.

Certo è che se tu cliente vuoi vedere Caravaggio e tu Comune di Milano sei l’unico a vendere i biglietti è permesso torturare i tuoi utenti online quanto vuoi. Viva il monopolio!

Saluti e baci.