In quesi mesi di difficoltà mi sono trovato spesso a fare diverse considerazioni su come le persone stessero affrontando questo periodo complesso.
In sintesi mi sono ritrovato ad identificare due grosse categorie di persone.
C’è un insieme di persone che è perfettamente consapevole della difficoltà che tutto il sistema sta vivendo e dello sforzo che si sta facendo, o si è fatto per superarlo. In questo senso molte di loro si considerano fortunate nel ritrovarsi tra le mani un lavoro che è in grado di funzionare in maniera efficiente nonostante le limitazioni e le difficoltà. Il lavoro di Sketchin rientra sicuramente in questa categoria. Queste persone sono consapevoli della fortuna che hanno tra le mani e la riconoscono.
L’altra categoria di persone è quella che non riesce a percepire altro mondo che quello in cui vivono. Spesso è un mondo fortunato che non è stato colpito dalle vicende legate alla pandemia e, sostanzialmente, hanno continuato a fare la vita di prima. Spesso si sono lamentate delle limitazioni e spesso hanno avanzato pretese fuori da qualsiasi spazio di ragionevolezza. Diciamo persone che forse vivono in un mondo fatato che certamente non è quello reale.
Sinceramente non ho trovato molte varianti tra questi due estremi.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast