Che io sia piuttosto démodé nei miei gusti è cosa risaputa. Con ogni probabilità mi sarei trovato maggiormente a mio agio a condurre la mia esistenza qualcosa come centocinquanta anni fa.
Pochi sono a conoscenza del mio gusto per la poesia. Quando riesco a trovarla acquisto sempre una copia di Poesia. Ora la si trova solo in libreria ed è sempre più difficile che io riesca a trovarla. Purtroppo per via di questa pandemia le cose sembra essersi fermate ed anche la periodicità cambierà da Maggio.
Ogni tanto vedo passare qualcosa di bello sui vari social media ed in alcune occasioni rivedo passare cose che in passato mi hanno colpito e che ho amato profondamente.
Recentemente ho riletto su Facebook una delle poesie di Ernest Dowson, un poeta che tanto tempo fa ho amato molto. In realtà non si trattava del suo testo originale, in inglese, ma della sua traduzione Italiana.
Io continuo a preferire il testo originale che descrive in maniera struggente un amore impossibile. In fondo tutti gli amori tendono ad essere impossibili nel lungo periodo.
Eccola.
A Valediction
If we must part,
Ernest Dowson
Then let it be like this.
Not heart on heart,
Nor with the useless anguish of a kiss;
But touch mine hand and say:
“Until to-morrow or some other day,
If we must part”.
Words are so weak
When love hath been so strong;
Let silence speak:
“Life is a little while, and love is long;
A time to sow and reap,
And after harvest a long time to sleep,
But words are weak.”
Come discorso di commiato non è affatto male. Ci si potrebbero passare sopra intere notti di pensiero, memoria, ricordi e lacrime.
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