Il primo caffè

Oggi per la prima volta sono uscito di casa semplicemente per bere un caffè in un bar.

Mi sono preparato uno zaino con i documenti della moto, un gel antibatterico, guanti e mascherine.

Sì, la novità era la moto o. meglio, il desiderio di farci un giro dopo averla messa in garage ieri sera. Ho quindi deciso di unire le due cose e cercare di recuperare un pochino di normalità.

Ho fatto il mio consueto Standup con il team e poi mi sono messo in moto per andare a bere un tanto desiderato caffè.

Salire su una moto dopo quasi quindici anni mi ha dato delle emozioni forti. La libertà di viaggiare su due ruote è impagabile. Sei dentro le cose e non le guardi solo dal finestrino. Senti l’aria sul volto e le vibrazioni del motore sulla braccia. La strada la senti. Ogni singola asperità del terreno la percepisci. Ogni leggero cambio di assetto del corpo o delle braccia si riflette immediatamente sulla tua traiettoria.

Niente più cambio automatico ma quel clangore forte di quando cambi la marcia di una motocicletta con un motore potente.

E nonostante i più di 360 chilogrammi di peso a secco guidarla è di una semplicità assoluta. La strada sul lago con tutte le sue curve è un piacere. Ti piazzi in carreggiata, imposti le curve e lei ti segue docile come un cucciolo. Il borbottio del motore ti accompagna ed il suono è un piacere per le orecchie. Eppure basta aprire il gas perché lei risponda subito prepotentemente.

Arrivo nel parcheggio del bar, spegno la moto e mi tolgo guanti e casco. Resto non so quanti minuti a guardare il cielo azzurro, mi metto la mascherina ed i guanti e mi incammino verso il bar.

“Buongiorno! Potrei avere un caffè ed un bicchiere d’acqua, per favore?”

Pago la mia consumazione e lascio tutto il resto di una banconota da 10 Euro.

Un frase semplice ma che sembrava impossibile pronunciare fino a qualche giorno fa. Ed invece ora è possibile.

Certo, c’è il distanziamento sociale e ci sono le barriere di plexiglass ma c’è anche, finalmente, il caffè.

Me lo gusto lentamente assaporandolo ed inalando il suo profumo.

Mi incammino verso la moto, indosso nuovamente il casco ed i guanti e comincio a muovermi verso casa. Rispetto i 50 chilometri orari del limite perché voglio godermi ogni istante di questo piccolo viaggio. Sono dieci chilometri, ma sono dieci chilometri con occhi nuovi.

Oggi potrebbe essere una buona giornata.

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