I’m speaking

Guardo, tutto sommato con interesse relativo, degli estratti del dibattito tra l’attuale vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence ed il candidato vicepresidente Kamala Harris.

Niente di stupefacente tutto sommato.

Mi colpisce come sempre il fatto che in qualsiasi dibattito ci sia qualcuno che tenta di imporsi sugli altri con l’arroganza della interruzione. Ci sono poche cose che mi mandano in bestia e questa è una di quelle. L’educazione all’ascolto. Riuscire a trattenere il desiderio di ribattere per ascoltare fino in fondo quello che un’altra persona ha da dire è un tratto per me fondamentale.

Maleducazione e arroganza. Quello che ho da dire io è più importante di quello che hai da dire tu.

Se poi la persona che viene interrotta è di sesso femminile la cosa mi urta ancora di più.

Mi ha fatto piacere notare che con grandissimo savoir-faire la signora Kamala Harris ha più volte ripreso Mike Pence con una semplice, ma potentissima, affermazione: “Mister vice president, I’m speaking”.

Ancora una volta la potenza delle parole risulta essere dirompente, così come quella della buona educazione. E questo al di là di qualsiasi considerazione politica che non ha cittadinanza in questo scritto.

Signora Kamala Harris, chapeau!

Photo by Gage SkidmoreSome rights reserved

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Roberto Meda

Come potrei non condividere questo tuo pensiero. La vera tristezza, oltre che alla maleducazione dimostrata durante questa campagna elettorale, è di vedere che anche per le presidenziali americane, lo stile è quello dei salotti di Barbare d’Urso. C’è un imbruttimento totale che non fa ben sperare per il futuro.