Che ci sia un enorme fervore nel mondo della intelligenza artificiale è indubbio.
E’ sufficiente guarda il numero di paper che vengono pubblicati sull’argomento. Peccato che non sia tutto oro quello che luccica. La caratteristica principale di un paper, inteso nel senso prettamente accademico del termine, risiede nel fatto che sia stato rivisto da pari e che costituisca qualcosa di difficilmente controvertibile. Questo almeno secondo la mia opinione.
Un ricercatore che si occupa di intelligenza artificiale sostiene che una porzione tra il 50 ed il 75 per cento dei paper pubblicati sull’argomento contengono ipotesi non riproducibili.
Questo è particolarmente vero, secondo lui, perché questi documenti dovrebbero contenere tutti gli elementi e tutto il codice perché le ipotesi possano essere verificati da terzi.
Per questa ragione ha costruito un sito web dove è possibile elencare e pubblicare quei paper per i quali non si è riusciti a riprodurre le tesi e le teorie presentate.
Tutto sommato non un cattiva idea.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast