La lista delle cose da fare

Ecco un’altra cosa dalla quale non riesco a stare lontano ed alla quale mi avvicino costantemente e sempre con nuovi approcci senza mai riuscire a trovare quello che mi soddisfa pienamente.

Finora ho sempre saltellato tra:

  • La pura e semplice lista costruita con carta e penna sul mio taccuino. Funzionicchia tranne quando mi dimentico di aggiornarla e torno ad affidarmi al mio cervello. Questo perchè in ufficio saltello sempre da una parte all’altra e non sempre ho con me quello che mi serve.
  • Applicazioni varie su smartphone. Fino ad ora non ho trovato mai nulla che mi soddisfacesse abbastanza anche perchè in genere quello che faccio richiede una catena di azioni che spesso rende l’aggiornamento una vera e proprio rottura.
  • Applicazioni su computer portatile. Sino ad ora la forma di lista delle cose da fare elettronica che trovo più vicina al mio modo di pensare sopratutto quando strumenti diversi si integrano tra di loro. L’applicazione base è Todoist sul desktop che si integra con Airmail, Fantastical e un pochino a spinta con Pipedrive e Slack. Ha una sua versione per iOS e Android e funziona anche su Apple Watch. Per ora sembra funzionare anche se siamo ben lontani dalla perfezione.

Quello che noto è che per differenziarsi tutte queste applicazioni tendono ad introdurre un numero enorme di funzioni assolutamente inutili che mi distraggono e mi complicano l’esistenza. Todoist con la sua interfaccia minimale e quel minimo di interpretazione del linguaggio naturale per il momento stravince su tutto il resto.

Ovviamente sino a che non mi si scarica il personal computer.

Forse quel quadrante che usava un mio vecchio capo era una soluzione ideale: importante, non importante, urgente, non urgente era la classificazione ideale piuttosto che un singolo numero che identifichi la priorità. Lui ce lo aveva sulla parete con dei postit, tipo le striscie dei controllori di volo.