L’agenda

Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con la mia agenda, sopratutto quella lavorativa.

Giunto alla soglia delle cinquanta primavere il mio obiettivo primario è quello di risparmiare tempo da un lato e proteggere il mio tempo personale dall’altro.

Per questa ragione cerco di evitare il più possibile inutili perdite di tempo. Incontrarsi a tutti i costi non è più necessario. Abbiamo a disposizione strumenti che ci permettono di scambiarci informazioni, anche in tempo reale, estremamente efficienti.

Mi fa piacere stringerti la mano e bere un caffè insieme a te, ma solo se è strettamente necessario.

Se tu provi a fissarmi una riunione alle 19.00 è molto difficile che io accetti. Quello per me è già tempo per la mia famiglia. Le deroghe sono molto poche ed l’urgenza che mi potrebbe spingere ad accettare si avvicina a quella che avrebbe un potenziale colpo di stato per un presidente della Repubblica.

Ti assicuro che possiamo essere efficienti lo stesso e ottenere gli stessi risultati.

Ecco, se tu fossi così cortese da dirmi anche il motivo per il quale mi vuoi incontrare mi saresti estremamente d’aiuto nel prendere la mia decisione. La mia qualifica di fornitore non è sinonimo di schiavo al tuo servizio. Questo è ancora più vero se tendi a relegarmi negli interstizi della tua agenda.

Dai, il nostro tempo ha pari valore. Il mio è prezioso tanto quanto il tuo.

Ti assicuro che costruire un astronave con i Lego ha per me importanza assolutamente maggiore di qualsiasi progetto tu abbia in mente per la mia azienda.

Proviamo a lavorare in maniera diversa e più efficiente.

Funziona. Davvero.