Ieri sera stavo praticando due nuovi effetti. Dei grandissimi classici del passato: The Triumph e The Ambitious Card.
Sono due effetti straordinari e veramente molto impressionanti.
Se avete modo di guardare questi classici eseguiti da un Dai Vernon o da Juan Tamariz vedrete che sono dei veri capolavori di semplicità di esecuzione. Osservandoli si potrebbe parlare di vera magia.
Guardando le mani degli esecutori non si vedono altro che movimenti che qualsiasi persona maneggi un mazzo di carte.
Io trovo che questa sia la vera magia. Usare movimenti che non facciano percepire la tua abilità nel maneggiare le carte ma che, sembrando del tutto normali, portino ad un effetto stupefacente.
Non mi piacciono quei maghi della moderna generazione che usano manipolazioni estreme.
Questa metafora dovrebbe essere usata anche in ambito professionale. Nonostante tu sia un mago nel tuo settore e conosca tutti i più nascosti segreti la tua rappresentazione delle abilità deve sempre apparire semplice.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast