Ops, ho perso il progetto…

black jet plane in mid air during daytime
Photo by Steve Harvey on Unsplash

Al Ministero della Difesa Americano qualcuno deve avere pensato qualcosa di molto simile al titolo di questo post.

Subito dopo ha, molto probabilmente, scritto un messaggio di posta elettronica il cui tono poteva essere pià o meno questo: “Qualcuno di voi si ricorda che fine hanno fatto i progetti del  Load Heat Exchangers del bombardiere B-2”

Giuro che quando ho letto questa notizia mi è venuto da sorridere.

Sul sito del Ministero della Difesa è stata pubblicata una richiesta nella sezione dedicata agli appalti una richiesta piuttosto curiosa.

Questo era il cuore della richiesta:

This engineering effort is to reverse engineer the core of the B‐2 Load Heat Exchangers, develop disassembly process to remove defective cores, develop a stacking, vacuum brazing, and welding process to manufacture new heat exchanger cores and to develop a welding process to install the new cores on existing B‐2 Load Heat Exchangers. The requirement includes reverse-engineering the re‐core process for the B‐2 Load Heat Exchangers. The B‐2 Load Heat Exchanger (NSN 1660‐01‐350‐8209FW) uses air and Ethylene Glycol Water (EGW) liquid to produce cold air for the cooling system.

Qui la frase chiave è questo: This engineering effort is to reverse engineer the core…”

Tutto diviene ancora più interessante quando si leggono i requisiti relativi ai deliverable:

The deliverables will include all technical data related to the heat exchanger disassembly, all technical data related to the cores, all technical data related to the stack up, vacuum brazing, and installation of the cores on existing units. The deliverables will also include all technical data related to the tooling needed for disassembly, core stack up, core vacuum brazing, post braze processing, core installation. Two (2) government B‐2 Sink Heat Exchangers will be provided as government-furnished property (GFP) to prototype this effort. The two (2) prototype units will be delivered at the completion of the contract to return the GFP. The final design shall meet the testing qualifications specified in the government technical orders (TO). Finally, a qualified source of repair shall be provided that is capable of remanufacturing the B‐2 Load Heat Exchangers per the aforementioned deliverables.

Vengono quindi richieste tutte le specifiche tecniche relative alla produzione degli strumenti necessari per produrre quanto descritto.

Questo significa che non solo non hanno più a disposizione le specifiche tecniche ma nemmeno i tool necessari per produrre le parti su cui stanno chiedendo assistenza.

Chiaramente l’esercito degli Stati Uniti è una struttura di enorme complessità e vive grazie ad una serie infinita di appalti verso fornitori terzi.

Le ipotesi che sono state fatte sono molte. I documenti potrebbero essere andati distrutti per qualche errore nelle procedure di sicurezza o, più semplicemente potrebbero essere stati riposti in un luogo di cui oramai nessuno ha più memoria.

Per quanto riguarda gli strumenti di produzione questi sarebbero potuti essere in possesso di un appaltatore che oggi non esiste più.

Mi sembra comunque una cosa molto buffa. Anche i giganti sbagliano.


Shameless self promotion ahead…

Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.

Quello di seguito è l’ultimo episodio.

Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast


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Roberto Meda

Cavolo, tutto questo rende l’esercito degli Stati Uniti, più vicino a noi umani. Dopo circa un cinquantennio e più di film che ne descrivevano e romanzavano le gesta della macchina “più meglio assai” che l’uomo abbia mai assemblato, veniamo a sapere di una cosa del genere. Spero solamente che il progetto non sia stato trafugato e venduto al miglior offerente.