Oggi è l’ottavo anniversario del mio ingresso in Sketchin.
Otto anni sono di gran lunga la maggiore quantità di tempo che io abbia mai speso nella stessa azienda. Sono irrequieto di natura e mi annoio in fretta. Per questo è sempre stato difficile continuare a lavorare nella stessa azienda per lungo tempo.
Otto anni. Mi guardo indietro e non riesco a crederci.
Ricordo il pranzo con Luca, Francesca e Tiziano in cui abbiamo parlato di design, di visione, di progetti e di un entusiasmo infinito. Una pizza nel ristorante vicino allo studio. Ricordo perfettamente quella mia visita in quello che allora era il loro piccolo studio. Poco più di una decina di persone.
Luca mi fece vedere quello su cui stavano lavorando. In particolare mi colpì il lavoro che stavano facendo sull’e-commerce di inMondadori. Tra me e me dissi: “Cavolo, questi sono davvero bravi!”.
C’era, e c’è ancora, una potenzialità enorme tutta da esprimere ed una realtà possibile che era a portata di mano. Nei giorni successivi sperai che arrivasse una proposta di ingresso da parte di Luca.
Arrivò ed accettai immediatamente.
E’ stato l’inizio del viaggio professionale, e personale, più eccitante di tutta la mia vita.
Da allora ne abbiamo fatta di strada. Ci sono stati momenti entusiasmanti e ci sono stati momenti drammatici, molto drammatici. Momenti complessi dai quali siamo sempre usciti mettendo insieme tutte le capacità che avevamo a disposizione.
Io credo che siamo riusciti a costruire una cosa di valore assoluto. Nonostante tutto. E’ perfetta? No, non lo è. Non lo è mai stata e forse questo è il suo maggiore pregio ed il suo maggiore difetto.
E’ difficile starci dento? Cavolo se è difficile. Non è una passeggiata di salute. Spesso sembra una impossibile montagna da scalare ma quando arrivi in cima la pace ti invade. Subito dopo si stagli all’orizzonte la montagna successiva, rimetti lo zaino in spalla e ricominci a camminare per raggiungerla.
La scalata non è semplice e qualcuno ci lascia le penne. Fa parte del gioco e dobbiamo riuscire ad accettarlo.
Abbiamo visto crescere questa creatura negli anni raggiungendo obiettivi sempre più ambiziosi ma mantenendo, credo, quello che era lo spirito originario.
In certi momenti sono stato tentato di mollare tutto ed accettare qualche proposta succulenta proveniente dal mercato. Luoghi in cui avrei potuto stare più tranquillo e guadagnare di più. Ho sempre declinato molto in fretta ognuna di queste proposte. Era sufficiente arrivare a sera e sdraiarsi a letto per mettere in fila tutto il necessario per prendere una decisione. C’era ancora troppo che poteva essere fatto e una visione che poteva essere estesa e coltivata. Ho sempre detestato le opportunità sprecate e in Sketchin l’opportunità è ancora enorme e grandemente inespressa.
Mi guardo intorno e non riesco ad intravedere un luogo migliore dove esercitare le mia sinapsi.
Beh, finchè mi vorranno, io quella visione voglio farla diventare una realtà.
Per qualche strana ragione negli ultimi anni sono piuttosto refrattario alle dichiarazioni d’amore. Diciamo affetto, va, che mi sembra molto più realistico.
Questa è una pura dichiarazione d’amore verso la tua azienda o più semplicemente verso le persone che lavorano con te . Grande