Parcheggio abusivo

Succede che presto avremo bisogno di una nuova casa per il nostro studio. E’ un pò di tempo che sto facendo ricerca nei dintorni per verificare quali spazi commerciali siano a disposizione.

Ovviamente ho affrontato l’argomento anche con il nostro attuale “locatore”. Qui c’è uno spazio disponibile anche se non è il migliore tra quelli che ho visto sino ad ora.

La signorina che ci segue ha adocchiato l’affare e da allora mi fa la posta per avere informazioni riguardo le nostre intenzioni. Diciamo che mi fa tenerezza perchè è evidente che ci prova. Non è nella sua natura e sta facendo uno sforzo immane. Chiaramente non appartiene al suo DNA Svizzero.

Diciamo che comunque il galateo della vendita impone che tu mi tratti come se fossi la tua futura sposa. Mi dovresti coccolare e tentare di convincermi che il matrimonio con te è una buona idea piuttosto che un matrimonio riparatore.

Mi devi conquistare. Mi devi mandare mazzi di fiori ed aprire la portiera della macchina quando sto per entrarci. Mi devi vezzeggiare, intrattenere e far sorridere dalla mattina alla sera.

Ci provi. Non ci riesci.

Il tuo DNA di virago non può fare a meno di manifestarsi e scrivi una mail “urbi et orbi” dicendo che una macchina “parcheggia in modo abusivo” e che se necessitiamo di un parcheggio in più possiamo rivolgerci alla amministrazione.

Ora, a parte il fatto che hai usato l’aggettivo “gentile” ben quattro volte in cinque righe di messaggio di posta elettronica, sappi che non lo stai facendo bene.

E’ come se tu mi stessi portando in un ristorante di lusso per una romantica cena a lume di candela e mentre stiamo varcando la soglia del locale tu mi tastassi il sedere con la tua mano mentre mi sorridi.

Io ti faccio pagare il conto del ristorante di lusso ma sappi che non ci sposeremo mai. E nemmeno te la darò.