E’ una domanda che ultimamente mi fanno in molti, insieme a diverse altre.
Credo che da qualche parte qui dentro ci siano ancora i razionali, ammesso ce ne fossero, originali.
L’idea è nata qualche anno fa e aveva questi presupposti:
- Scrivere qualcosa ogni giorno salvo disastri naturali, cavallette o morte improvvisa.
- Scrivere senza selezionare in anticipo l’argomento. Quando mi ritrovo dieci minuti scrivo quello che mi gira per la testa in quel momento. Al massimo prendo nota di qualcosa che mi ha colpito, sul mio taccuino di carta. Va detto che questo è sempre avvenuto al di là della nascita di Corrente Debole.
- Scrivere di getto senza lavorare ad alcuna bozza. Questo perché non ho moltissimo tempo a disposizione e perché sono molto, molto pigro.
- Scrivere in Italiano perché è la mia lingua e mi permette molte più sfumature di quanto non mi permetterebbe l’uso della lingua Inglese. Perdo lettori? Può essere. Ma anche: e ‘sti cazzi.
- Scrivere come se stessi esponendo il mio punto di vista a qualcuno faccia a faccia. Non ho bisogno di vendere nulla, posizionarmi, farmi pubblicità, monetizzare e qualsiasi altra cosa. Sono, appunto, parole sparse.
Queste erano, e sono, le regole che mi ero imposto quando ho cominciato questo esperimento. Niente è cambiato. Ho solo deciso di ricominciare.
Ci sono cose anche piuttosto personali ma non mi preoccupa più di tanto
Vale sempre la solita conclusione. Corrente Debole serve più a me stesso che al resto del mondo. Se qualcuno trova piacere nella lettura, ben venga. In caso contrario, amici come prima.