Ieri mi è capitato di vedere questa cosa sul New York Times e mi ha lasciato senza parole. Non credo che si sia molto distanti da questo scenario ma un conto è leggere dei numeri su un sito web, un altro è sentire raccontare la storia delle persone.
Veramente toccante e piuttosto destabilizzante.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast