Un tuffo nel passato

Anche se quest’oggi non mi aspettavo nessuna consegna alle nove del mattino ha suonato il campanello. Un corriere mi avvisa che c’è un pacco per me. La consegna avviene con la solita procedura di queste settimane. Il pacco lasciato dietro il cancello di casa.

Mi sono appena svegliato. Mi infilo sotto la doccia, mi faccio la barva, mi vesto e poi scendo a ritirare il pacco con una certa curiosità.

Con tutte le precauzioni del caso lo apro e dentro trovo una grande sorpresa.

In passato ho scritto di come le persone che lavorano con me sono straordinarie e hanno un varietà di interessi e talenti diversi oltre a quello per il quale percepiscono una retribuzione. Una di queste è Claudio Pustorino, grandissimo appassionato di giochi di ruolo.

Qualche tempo addietro Claudio ha lanciato una campagna su Kickstarter per pubblicare un gioco di ruolo da lui ideato: Not the end. Da quello che mi raccontava Claudio una delle campagne Kickstarter di maggiore successo per una iniziativa come la sua. Nessun dubbio sul successo dato che il progetto era stato completamente finanziato poche ore dopo il suo inizio.

La consegna imprevista era proprio quella relativa al fatto che avessi partecipato a quella campagna.

Prendo in mano il manuale e me lo porto in giardino. Comincio a leggere e rimango assolutamente stupefatto dalla qualità del prodotto. Una cura assolutamente fuori dal comune ed illustrazioni che sono una bomba.

Mi fermo un secondo per fumare una sigaretta e mi tornano in mente tante immagini di un passato che oramai è veramente molto lontano.

Sono sempre stato appassionato di giochi di ruolo e non riesco nemmeno a contare le ore che ho speso con Dungeons and Dragons ai tempi dell’università. Un nerd fatto e finito, direi.

Se mi ritrovo tra le mani la capacità di inventare, e raccontarie, storie lo devo essenzialmente a due cose: la lettura ed i giochi di ruolo.

Entrambe le cose ti conducono in mondi diversi. Storie, personaggi, sfide, emozioni. L’unica vera differenza tra i due è che un libro ti porta in un universo inventato dall’autore e lui ha già deciso come è fatto, come evolve e come termina. I giochi di ruolo, al contrario, sono mondi molto più aperti che, in un certo qual modo, puoi fare evolvere secondo il tuo desiderio.

Per questo sfogliare il libro di Not the end mi ha fatto tornare indietro negli anni e crescere il desiderio di provare a giocare di nuovo.

Se i giochi di ruolo significano qualcosa per voi vi assicuro che Not the end è un prodotto superlativo.

Claudio, chapeau!

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