Apple Watch

Photo by Simon Daoudi on Unsplash

Da qualche mese ho definitivamente abbandonato il mio Garmin Fenix 6x in favore dell’Apple Watch.

Da un lato mi è dispiaciuto abbandonare il Fenix perché era un orologio che mi piaceva davvero molto e dal punto di vista della qualità della misurazione dei dati biometrici mi è sempre sembrato superiore alla prima versione dell’Apple Watch che possedevo.

Quindi, per quale motivo ho cambiato?

Ho sempre ritenuto che la tecnologia debba risolvere dei problemi per essere vincente e, mel mio caso specifico, Apple Watch mi risolve più problemi di quanto non facesse il Garmin Fenix 6x.

In particolare:

  • Il pagamento contactless di Apple è molto più usabile di quanto non sia quello su Garmin. Di gran lunga. Dato che alla fine tendo a pagare i miei acquisti solo con carta di credito questa per me è una feature tra le più desiderabili. Sinceramente credo che dal punto di vista della usabilità sia veramente molto difficile fare meglio di Apple. Mi direte che avrei sempre potuto ottenere la stessa semplicità con il telefono stesso. In parte è vero. Non sempre è così perché molto spesso ho il telefono in tasca, nella giacca o nello zaino e quindi molto meno a portata di mano dell’orologio.
  • L’autenticazione a due fattori. Sono ormai anni che, dove è possibile, uso l’autenticazione a due fattori e per farlo ho sempre usato l’applicazione Authy. Il fatto di potere avere l’applicazione Authy sul mio Apple Watch mi semplifica la vita ogni volta che devo fare un login.
  • Lo sblocco automatico dei miei Mac. Anche questa sembra una cosa banale ma velocizza, e di molto, l’accesso alle risorse che mi servono. Questo sopratutto quando sono in studio e non possiedo la tastiera Apple con riconoscimento biometrico.
  • Se è vero che anche su Garmin Fenix posso avere applicazioni installate è altrettanto vero che l’accesso alle applicazioni è bulgaro e richiede molto più tempo di quanto non venga richiesto sull’Apple Watch. Anche in questo caso l’usabilità di Apple sta ad un altro livello.
  • Infine devo confessare che avere a disposizione una applicazione che mi permette di verificare, con tutte le limitazioni ed approssimazioni del caso, il livello del mio ossigeno del sangue non mi dispiace affatto in questo periodo di pandemia.

Dal punto di vista della raccolta dei dati biometrici devo dire che sì mi interessano ma non sono granchè impallinato con la comprensione della qualità della mia corsa. Una volta che sono a conoscenza di quanto tempo ho corso e di quanta distanza ho percorso direi di potermi ritenere sufficientemente soddisfatto.

Oltretutto ho comperato delle scarpe con un sensore Bluetooth che comunque, qualora lo volessi, mi permetterebbero di analizzare l’efficacia della mia corsa.

Insomma, io penso che il Garmin Fenix 6x sia un grande prodotto ma credo che ora difficilmente potrei tornare ad utilizzarlo.

L’unico dato veramente negativo di Apple Watch è la durata della batteria. Alla fine sono costretto a metterlo in carica ogni notte. Al contrario con Garming Fenix lo facevo più o meno una volta alla settimana. Non si tratta di una differenza da poco.

E questo senza contare il fatto che l’Apple Watch sembra attirare in maniera particolare le mandibole del mio cane. Sono quasi certo che un giorno di questi me lo dimenticherò a portata di Buzz e lo ritroverò masticato come una ciabatta. Cosa che peraltro è già avvenuta con il mio Kindle Oasis.

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