Chi l’avrebbe detto che mi sarebbe mancata o mancate:
- la coda in tangenziale, alla dogana di Como Brogeda ed a Mendrisio.
- la riunione con un cliente del tutto improbabile all’altro capo di Milano.
- le strette di mano e gli abbracci.
- il ristoratore che ti dice “mi dispiace, non ho un tavolo libero per lei”.
- la coda alle poste per mandare una raccomandata.
- portare la macchina dal meccanico per fare il tagliando.
- Le cene improvvise ed improvvisate con i vicini di casa.
- Il sudore e la fatica dopo dieci chilometri di corsa.
- la libertà di prendere, uscire di casa e girovagare senza meta.
- i testimoni di Geova che suonano alla porta alle nove della domenica mattina.
- la signora che passa l’aspirapolvere mentre sono impegnato in una conversazione telefonica.
- lasciare una conversazione telefonica con un “ci vediamo presto”.
- la falciatrice del giardiniere nel giardino condominiale.
- i turisti a spasso sulle rive del lago.
- la tintoria che in tre giorni ti restituisce le camicie lavate e stirate.
- quei “possiamo parlare cinque minuti nel tuo ufficio?”
- sapere che è tutto lì a portata di mano.
- la tranquilla sicurezza della quotidianità.
- fare la coda alla cassa di un supermercato senza che le lenti degli occhiali mi si appannassero per via della mascherina.
- la libertà di salire in auto senza mascherina e senza un modulo per l’autocertificazione.
- la libertà di starmene spiaggiato sul divano semplicemente perché lo ho scelto io.