É un dato di fatto. Il design va di gran moda e tutti si danno da fare per salire sul treno in corsa.
Diciamo subito che il design, quello vero, è sempre andato di moda. Quello che facciamo noi aiuta i nostri clienti a risolvere concreti problemi di business e, allo stesso, tempo funge da ufficiale di collegamento tra l’azienda e l’utente finale.
Detto questo è necessario ammettere che non tutti sanno fare questo lavoro.
Cerchiamo di esaminare i trend di questo mercato:
- Tutti vogliono acquisire aziende di design. Trend non recente che si è manifestato almeno un paio di anni fa ma che non esaurisce. Proprio ieri Accenture acquisisce deisgnaffairs. Tutto perfetto, ma solo se riesci a mantenere la tua autonomia e visione. In caso contrario hai venduto l’anima al diavolo. Per carità, ci può stare, ma almeno si sia così onesti da ammetterlo.
- Tutti vogliono designer all’interno delle loro aziende. Anche questo un trend non nuovo ma le cui dimensioni aumentano giorno dopo giorno. Anche questa non una cattiva idea ammesso che non affoghi queste persone all’interno della tua organizzazione come emanazione da scantinato del tuo marketing, spesso digitale. O sono in posizione rilevante nell’organigramma e gli viene conferito potere o non serve a nulla. La cosa migliore che ti può capitare è che tu abbia enormi problemi di retention. I designer vogliono fare i designer.
- Tutti vogliono creare Design Studio all’interno della propria azienda. Questo è un trend più recente ma altrettanto solido. Perfettamente ragionevole, e, forse, la cosa più giusta da fare. Peccato che hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a farlo nel modo giusto, che infonda una cultura di design ed un metodo. Se non lo fai ti porti in casa delle persone di talento senza un piano ed una strategia. Raramente una buona idea.
- Tutte le aziende che nel passato si sono occupate di “design” si buttano a capofitto sul treno in corsa. Anche quelli che fino al giorno prima hanno fatto banner a nastro spremendo come limoni stagisti e personale sottopagato e sfruttato.
Ecco, questi ultimi sono il male assoluto. Il cliente finale che non sa comprare design cade nelle mani di questi ciarlatani e non ottiene quello che ha in mente di ottenere.
É necessario creare cultura di design diffusa che permetta alle aziende di comprendere chi ha fatto del design la propria funzione chiave, chi ha anni ed anni di progetti di successo alle spalle, chi coltiva e cresce talenti. Solo in questo modo potremo salvare questo universo magico.
La linea che divide un visionario da un ciarlatana è spesso molto sottile ma, in fondo, perfettamente visibile per coloro che hanno gli occhi per vederla.
Non fatevi ingannare. Anche voi designer, neh.