Dopo il virus

Come per qualsiasi altro evento esiste un prima, un durante ed un dopo. Ecco, a me in questi giorni preoccupa il dopo.

Sembra ben evidente il fatto che ci saranno degli impatti sulla economia del nostro paese. Le prime evidenze sono sotto gli occhi di tutti. Esercizi commerciali vuoti, voli e viaggi cancellati, prenotazioni alberghiere disdette e via dicendo.

Anche sui giornali si cominciano a leggere le previsioni sul PIL che già non godeva di ottima salute. Tutti gli analisti sono concordi sulla sua diminuzione e le stime variano molto in funzione della provenienza.

Questo è certamente un dato preoccupante ed è certo che saranno aziende ed imprenditori che verrano colpiti da questo fenomeno. Queste saranno le vere vittime.

Quello che mi preoccupa ancora di più sono i furbetti che di questa potenziale catastrofe approfitteranno. Siamo un paese uso a questo genere di cose. Ricordate i due imprenditori che se la ridevano bellamente durante il terremoto de l’Aquila?

Vogliamo scommettere che succederà esattamente la stessa cosa a valle del contenimento o scomparsa del virus COVID-19. Briganti che useranno la scusa del coronavirus per ricattare i propri dipendenti e costringerli a condizioni ancora meno favorevoli. Giovani che saranno costretti ad accettare contratti umilianti. Ritardi nei pagamenti.

Nessuno interverrà e ci si limiterà ad una alzata di spalle. Non avremo imparato nulla.

Leggo dello studio di iniziative che possano aiutare le aziende e gli imprenditori a superare un momento difficile. Iniziativa lodevole ma che andrebbe pensato ad ampio respiro. Considerazione valida non solo per la situazione odierna ma per tutte le emergenze che questo paese ha vissuto in passato. Per qualche mese potrai evitare di pagare il mutuo o di versare l’IVA o di dilazionare la tue tasse. Bello, molto bello. Titoli sui giornali. Speranza.

Il problema è che una volta passata l’emergenza la burocrazia riconquisterà il suo territorio e si riprenderà tutto quello che concesso senza fare sconti a nessuno e con i soliti metodi. Le banche busseranno alla porta, l’Agenzia delle Entrate ricomincerà a mandare le sue cartelle esattoriali e via dicendo.

Tutto questo per dire che un intervento singolo ha certamente un senso ed è utile. Del tutto inefficace se non si immagina come questo si diluisce l’intervento nel lungo periodo.

Non so per quale motivo ma non mi sento granché fiducioso nella nostra capacità di venirne fuori salvando tutti e, sopratutto, i più deboli.

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Mauro

Come hai ragione…