Il buon Cesare mi fa leggere un articolo che contrappone il materialismo al consumismo.
Il secondo è quello stile di vita che trae gioia dalla semplice azione di acquistare delle cose.
Il secondo deriva la sua gioia dal possesso, e dal conseguente uso, di un particolare oggetto.
A coloro cui interessa questo è il link all’articolo originale.
Io sono decisamente un materialista.
Le mie chitarre ne sono un perfetto esempio o la mia ultima passione per i rasoi a mano libera.
Sono oggetti che hanno una funzione, qualcuno li ha prodotti con passione e rappresentano le cose migliori nella loro categoria.
Rispetto a quanto scritto nell’articolo originale io aggiungo due fattori.
Il primo è il tema della manifattura. A me piacciono in maniera assoluta quegli oggetti che sono una rappresentazione della abilità di qualcuno. Ad esempio il fatto che il rasoio a mano libera sia stato forgiato a mano in un tempo più o meno lungo. Non quindi il risultato del lavoro di una macchina eseguito in pochi secondi ma, piuttosto, la perizia di un artigiano che ha speso tempo e fatica per produrre quell’oggetto.
Il secondo aspetti rilevante è la funzione dell’oggetto. Ad esempio una chitarra può produrre note e quindi musica. Il lavoro fatto dall’artigiano si estende con l’uso dell’oggetto e si completa.