Non sono sempre stato un grande lettore. Diciamo che fino alla fine del liceo per farmi leggere un libro ci volevano le trombe dell’altissimo per fare depositare i miei occhi su qualche pagina.
Dopo, solo dopo, sono diventato un vorace lettore. Questo sostanzialmente dopo avere fatto perdere ai miei genitori qualsiasi speranza che in età adulta io potessi sostenermi in maniera autonoma.
Mi sono quindi affezionato a tanti titoli e ancora oggi mi capita di rifugiarmi tra quelle pagine quando ho bisogno di un porto sicuro in cui ripararmi. Lì non ci sono sorprese e ti ritrovi in un mondo conosciuto. Questi sono libri ritrovati.
Allo stesso tempo mi capita di riprendere tra le mani libri che ho amato e che mi avevano segnato quando li lessi. Dopo poche pagine mi ritrovo a chiuderli e a domandarmi per quale motivo li avessi ritenuti così fondamentali. Questi ultimi cadono nell’oblio e sono persi per sempre.
L’unica spiegazione è che tutto cambia, me compreso.