LinkedIn, ancora

Riflettevo ieri su quanto ho scritto qualche giorno fa sui messaggi che ricevo su LinkedIn e che tentano di vendermi qualcosa.

In realtà la riflessione scaturisce dall’ennesimo messaggio che ho ricevuto. In questo messaggio mi veniva offerto un corso di formazione sull’uso di LinkedIn per la generazione di lead commerciali. Niente di nuovo se non per il fatto che in calce si parlava di uno strumento di automazione di questo processso.

A questo punto mi sono soffermato a fare qualche considerazione e sono giunto alla conclusione che da ora in avanti la mia cortesia nei confronti di questo genere di messagi è terminata.

Di fatto la maggior parte di questi messaggi sono generati da uno strumento e non da un essere umano. L’essere umano si limita a collegare il suo account LinkedIn allo strumento e a pigiare un bottone per sparare migliaia di messaggi preconfezionati. Nessuna creazione di valore.

In alcuni momenti sono, ancora, davvero ingenuo. No, non è vero. Cerco sempre di evidenziare un lato positivo ma, spesso, è una fatica inutile .

In un era in cui il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo è necessario metterci la faccia per creare valore, ammesso che lo si possegga e che sia in grado di generarlo. Certo affidarsi ad uno strumento automatico è facile e non si deve sudare. Ma quale è l’efficacia di uno strumento come questo in un mercato ipercompetitivo in cui tutti lottano per ottenere l’attenzione del potenziale cliente? Dal mio punto di vista, nessuna.

Se avete speso dei quattrini per fare un corso sull’utilizzo di LinkedIn in questa maniera, fatevi ridare i quattrini che avete investito. Vi hanno derubato.

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