Ma chi si ricorda di phrack?

person using laptop computers
Photo by Jefferson Santos on Unsplash

Griovagando per la rete mi sono imbattuto in un sito che contiene una raccolta di tutte le hackzine più famose di tutti i tempi: hackzines

Ho riletto con grande divertimento le cose di B4B0, uninformed e simili. Sono sempre una lettura estremamente interessante e molte delle cose che si trovano lì sono ancora oggi del tutto valide.

Alla vigilia del cinquantaquarantaquattresimo genetliaco è un vero salto nel passato.

Ad ogni modo quella con cui nel tempo mi sono divertito di più è senza alcun dubbio quella edita da phrack.

Era un vero spettacolo e la sua qualità molto superiore a quella di molte delle altre. Il primo numero uscì nel 1985 e riuscire a metterci le mani a quel tempo non era cosa facile. L’ultima uscita risale al 2016 quando già da tempo le pubblicazioni erano diventate molto più frammentate.

L’organizzazione era sempre la stessa e l’elenco delle rubriche molto ben strutturato.

Una delle sezione che mi faceva morire dal ridere si chiamava Loopback. In questa rubrica venivano pubblicati i messaggi di posta elettronica di sedicenti hacker con le richieste più assurde. Quelli che scrivevano su phrack ci sapevano fare per davvero e le risposte che davano, e rendevano pubbliche, erano veramente esilaranti.

In un certo qual modo mostravano il classico atteggiamento dei più preparati nei riguardi dei newbies. C’era comunque da morire dal ridere.

Sono stati davvero dei bei tempi e delle fantastiche letture.


Shameless self promotion ahead…

Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.

Quello di seguito è l’ultimo episodio.

Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast


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