Me è sabato?

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Uno degli effetti più deleteri del lavoro da casa durante il lockdown è quello che riscontro il sabato mattina.

Ora, lavorare da casa non mi dispiace affatto e ho sempre trovato di essere molto più produttivo di quando mi spostavo regolarmente in ufficio. Riesco ad essere più concentrato oltre che guadagnare una infinità di quel tempo che ora chiamo ‘tempo liberato’.

Il sabato mattina è però diverso. Termina la settimana ed il fatto di non cambiare luogo fisico tra vita professionale e vita privata fa in modo che il sabato mattina non si riesca a definire un confine definito tra lavoro e tempo libero.

Mi sveglio senza sveglia perché questa è programmata solo per i giorni lavorativi e vengo subito colto dall’ansia: “Cavolo, devo fare lo stand-up meeting”. Ecco, è già troppo tardi. Sono già scattati i meccanismi caratteristici della giornata lavorativa.

Ci vuole del tempo perché si inneschino quelli del tempo libero.


Shameless self promotion ahead…

Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.

Quello di seguito è l’ultimo episodio.

Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast


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