Qualche giorno fa Tesla compra 1,5 miliardi di dollari di Bitcoin. La cifra è molto alta, seppure non altissima considerato il fatto che Bitcoin ad oggi capitalizza più di 700 miliardi di dollari.
Il razionale che Tesla espone nella sua comunicazione istituzionale è il seguente:
to provide us with more flexibility to further diversify and maximize returns on our cash.
L’effetto diretto di questa notizia è stato un aumento del 2,5% del valore delle azioni di Tesla ed un balzo in avanti di circa il 10% della valutazione del Bitcoin.
Rifletto qualche minuto su questa notizia e qualcosa non mi convince.
Visito il sito di Tesla e mi diventa ben evidente che cosa non suonava nella maniera corretta.
Sulla pagina About di Tesla si legge:
Tesla was founded in 2003 by a group of engineers who wanted to prove that people didn’t need to compromise to drive electric – that electric vehicles can be better, quicker and more fun to drive than gasoline cars. Today, Tesla builds not only all-electric vehicles but also infinitely scalable clean energy generation and storage products. Tesla believes the faster the world stops relying on fossil fuels and moves towards a zero-emission future, the better.
Ed ancora, più avanti:
To create an entire sustainable energy ecosystem, Tesla also manufactures a unique set of energy solutions, Powerwall, Powerpack and Solar Roof, enabling homeowners, businesses, and utilities to manage renewable energy generation, storage, and consumption. Supporting Tesla’s automotive and energy products is Gigafactory 1 – a facility designed to significantly reduce battery cell costs. By bringing cell production in-house, Tesla manufactures batteries at the volumes required to meet production goals, while creating thousands of jobs.
And this is just the beginning. With Tesla building its most affordable car yet, Tesla continues to make products accessible and affordable to more and more people, ultimately accelerating the advent of clean transport and clean energy production. Electric cars, batteries, and renewable energy generation and storage already exist independently, but when combined, they become even more powerful – that’s the future we want.
C’è una chiara dissonanza tra le due cose.
Coloro che hanno una conoscenza del modo in cui vengono “creati” i Bitcoin sa quanto e quale impatto questa attività ha sul consumo energetico.
Recentemente si è letto di come la vasta numerosità di Bitcoin Farm abbiano causato enormi problemi energetici in Iran causando continui blackout della rete elettrica. Si legga ad esempio questo articolo di The Associated Press: Iran, pressured by blackouts and pollution, targets Bitcoin
Quindi se da un lato Tesla si dichiara estremamente attenta al suo impatto sull’ambiente dall’altro compra in grande quantità Bitcoin che hanno un impatto devastante.
Non c’è coerenza, ed è un peccato.
E tutto questo senza considerare il fatto che recenti studi hanno messo in dubbio il fatto che le auto elettriche siano davvero un bene per l’ambiente.
Shameless self promotion ahead…
Nel caso non ve ne foste accorti qui in giro c’è anche un podcast con il quale potrete intrattenervi.
Quello di seguito è l’ultimo episodio.
Qui, invece tutti gli episodi pubblicati sino ad ora: Parole Sparse – Il Podcast